La commissione urbanistica, con il voto favorevole del Pd e contrario dell’opposizione, ha approvato la variante al regolamento urbanistico per consentire l’ampliamento del ristorante cinese che sorgerà al posto dell’ex supermercato Lidl di via Bonicoli. In cambio i proprietari cederanno al Comune quattro capannoni dismessi in via Giordano Bruno, dove grazie ai fondi regionali del progetto PIU è prevista la realizzazione di un mercato generale coperto sulla scorta di quello di Firenze. La compensazione con la famiglia Biagioli e la società cinese HC Group prevede anche la cessione al Comune di una striscia di area verde di 620 metri quadri prospiciente via Colombo (tra via da Verrazzano e via Giordano) da adibire a giardino pubblico, e una monetizzazione di 150 mila euro da destinare all’acquisto e realizzazione di un parcheggio pubblico da 26 posti in via Orti del Pero.
Il progetto di ampliamento del ristorante, firmato dall’architetto Agostino Gestri, prevede un nuovo edificio di due piani (148 metri quadri di superficie coperta), una sopraelevazione di parte del complesso esistente per 585 metri e un soppalco di 166 metri nell’attuale corpo di fabbrica. In totale si tratta di 751 metri di superficie utile lorda in più rispetto ad adesso, che consentiranno di realizzare una hall, depositi e nuove salette vip. I posti a sedere del ristorante di lusso, grazie all’ampliamento previsto, sarebbero un centinaio in più passando da 652 a 751.
I consiglieri di opposizione Alessandro Giugni (Forza Italia) e Emanuele Berselli (indipendente) hanno sottolineato la carenza di parcheggi e il rischio congestionamento del traffico in una zona critica, come già denunciato dai residenti che avevano raccolto un migliaio di firme per dire no al locale.
Il nuovo ristorante avrebbe qualche posto auto in meno rispetto all’ex supermercato: in tutto soltanto 89 parcheggi nel piazzale antistante e 43 sul tetto dell’edificio, mentre i 26 nuovi posti previsti in via Orti del Pero, ad uso pubblico, distano circa 800 metri.
Il presidente della commissione urbanistica Massimo Carlesi (Pd) ha risposto che il Comune non avrebbe potuto comunque stoppare il progetto del ristorante da 650 posti e che a fronte di un minimo ampliamento concesso potrà avere in cambio beni per lanciare il progetto di riqualificazione del Macrolotto Zero.
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