31 Gennaio 2017

La solidarietà dei pratesi nelle zone terremotate: cinque furgoni carichi di aiuti per le famiglie in Abruzzo FOTO


Tutto è iniziato da una famiglia pratese e da quattro suoi amici: di fronte alle immagini e alle notizie delle condizioni disagiate in cui gli abitanti delle regioni colpite dal terremoto sono costretti a vivere, si è messa in moto una catena di solidarietà che è culminata nella partenza di cinque furgoni carichi di viveri e di beni di prima necessità. Direzione: Abruzzo. “L’idea iniziale, nata da noi e dai nostri amici – racconta la famiglia di Prato autrice dell’iniziativa -, era di partire per i luoghi terremotati con due macchine. E alla fine siamo andati con cinque furgoni! L’iniziativa si è, infatti, allargata a macchia d’olio grazie al passaparola e amici, parenti e amici di amici hanno cominciato a portarci del materiale, che noi abbiamo accumulato nel nostro garage (vedi le foto nella gallery) fino a quando sabato scorso non abbiamo deciso di intraprendere il viaggio per portare tutto in Abruzzo”. Una solidarietà fai-da-te che evidenzia il cuore grande di chi è stufo di stare a guardare e si mette in moto per portare aiuto. E’ stato dato anche un nome all’iniziativa: “Dal cuore della Toscana”, appunto. “Quando abbiamo visto le immagini della tragedia dell’hotel Rigopiano – continua la famiglia pratese, che preferisce rimanere anonima (“Non vogliamo concentrare tutta l’attenzione su di noi! Ci hanno aiutato in tanti”) – ci è nato questo desiderio di avere un contatto diretto con i terremotati, per far loro capire che l’Italia è vicina al loro dolore”.

Per quanto riguarda l’organizzazione, sono stati presi contatti su Facebook direttamente con una famiglia abruzzese. Tramite quest’ultima, si è arrivati alla Pro loco di Coppito (una frazione dell’Aquila) e, sempre usando Facebook, alla Croce Bianca di Paganica. Dopo aver trovato questi appoggi sul territorio, è partita la raccolta, calibrata sulle richieste provenienti dai concittadini abruzzesi: cibo a lunga conservazione, coperte e lenzuola, biancheria, pannolini. “In circa 200, anche da Firenze e da Pistoia, ci hanno aiutato ad accumulare i beni richiesti e li ringraziamo tutti”.

Sabato scorso la partenza per l’Abruzzo, in un viaggio dalla mattina alla sera che ha portato dodici dei duecento pratesi coinvolti nell’iniziativa a visitare località colpite dal terremoto del 2009 e pesantemente provate dagli ultimi eventi sismici: Coppito, Preturo, Roio, Paganica. Tutte frazioni dell’Aquila. “Non siamo potuti andare ad Amatrice (colpita dal terremoto il 24 agosto 2016 N.d.R.) perchè una frana aveva reso impraticabile una strada e non avevamo i mezzi adatti per correre un rischio del genere – raccontano ancora i pratesi -. Abbiamo però potuto conoscere alcune famiglie che dal terremoto del 2009 vivono nelle casette date loro dall’allora Governo Berlusconi: vivono in 7-8 persone in 30 mq e appena sentono una scossa si rifugiano nelle strutture di accoglienza sparse sul territorio perché temono che quelle case non siano sicure. Ci hanno detto che si sentono abbandonati”.

Una impressione particolare ha suscitato l’Aquila, visitabile solo nelle immediate periferie del suo centro storico: la Casa dello studente, che nel suo parziale crollo ha portato alla morte 8 studenti, appare ancora fortemente lesionata, così come tutti gli edifici che le sorgono accanto (vedi le foto nella gallery). Sembra che davvero niente sia cambiato da quel 6 aprile del 2009.

 

Lucrezia Sandri

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