Questa mattina il sindaco Matteo Biffoni ha deposto la corona d’alloro alla targa che in piazza delle Carceri ricorda la deportazione dei pratesi nel lager di Mathausen. Nella Giornata della memoria Biffoni ha voluto rivolgersi agli studenti presenti: “La mia generazione e la vostra sono vissute in un’Europa di pace anche grazie a chi ha voluto ricordare il dramma vissuto durante il periodo delle occupazioni nazifasciste. Questa lapide racconta la storia di nostri concittadini, una terribile storia avvenuta qui, a Prato, quando dopo lo sciopero del 1944 proclamato dal Comitato di liberazione nazionale contro la guerra e l’occupazione nazista, i fascisti arrestarono e rinchiusero dentro il Castello dell’Imperatore centinaia di lavoratori pratesi. Molti di questi furono poi deportati nel lager di Mathausen e solo 20 tornarono vivi. Affidiamo a voi giovani la memoria di ciò che è stato, a voi affidiamo il dono del ricordo. Se non commettiamo altri sbagli è perché non abbiamo dimenticato. Alle istituzioni spetta il dovere di far rimanere intatta la memoria, a voi quella di non cancellarla”.
“Vedere focolai che di tanto in tanto si accendono anche nella nostra Europa fa paura. Vi sono prese di posizione pericolose che accarezzano l’odea che si possa voltare pagina. Invece no, non si volta niente – ha ribadito il sindaco -. Ciò che è successo nei campi di concentramento, nei vagoni piombati, non può e non deve essere dimenticato. La memoria è un valore non negoziabile”.
Alla celebrazioni erano presenti Giancarlo Biagini presidente dell’Aned e rappresentanti della comunità ebraica e della Curia diocesana, i rappresentanti dell’Anpi e le associazioni combattettistiche e d’arme,
Tra le autorità il prefetto Maria Laura Simonetti, i vertici delle forze dell’ordine e della Polizia Municipale. Per il Comune di Prato oltre al sindaco, la presidente del Consiglio Ilaria Santi e gli assessori Benedetta Squittieri e Daniela Toccafondi. Presenti anche il Comune di Montemurlo e il Comune di Vernio.