Il pm di Firenze Luca Turco e Giuseppina Mione hanno chiesto la condanna a 11 anni di reclusione per il senatore di Ala Denis Verdini nella requisitoria del processo sul crac della banca Credito Cooperativo Fiorentino e per le presunte truffe allo Stato nei contributi dell’editoria. Chieste condanne di 9 anni ciascuno per i costruttori pratesi Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei, 6 anni per l’onorevole di Ala Massimo Parisi. Altre pene fra 5 e 6 anni per la governance della banca a vari imputati.
Le richieste di condanna sono state proposte al tribunale dal pm Luca Turco al termine della quinta udienza dedicata alla discussione del pubblico ministero. Richieste di pena a vario titolo fra uno e 4 anni di reclusione sono state fatte per ulteriori imputati con posizioni minori nel processo rispetto a Denis Verdini, ritenuto dall’accusa il dominus della banca e delle attività editoriali organizzate per ottenere contributi pubblici, e rispetto agli “amici di affari” di Verdini Fusi e Bartolomei e ai suoi più stretti collaboratori tra cui l’onorevole Massimo Parisi e l’ex direttore generale della banca Piero Italo Biagini. Il senatore Denis Verdini, che aveva assistito ad alcune udienze, non era presente in aula.
“E’ andata anche bene, pensavo che mi volessero dare l’ergastolo…”: così il costruttore Riccardo Fusi (nella foto) ha commentato la richiesta di condanna del pm lasciando l’aula del tribunale di Firenze dove si celebra il processo per il crac per il Credito Cooperativo Fiorentino. Il pm ha chiesto per Fusi 9 anni di reclusione. Il costruttore ha rilasciato questo breve commento ironico ai giornalisti fuori dall’aula.