Estinguere i propri debiti con il Comune di Prato abbattendo le sanzioni sui tributi e gli interessi di mora sulle multe, con uno sconto medio del 23% e in rate mensili. È la possibilità che sarà data a chi non è in regola con i pagamenti: il Comune di Prato – con una delibera che andrà oggi pomeriggio all’approvazione del consiglio comunale – ha deciso di attivare la procedura facoltativa di rottamazione delle cartelle esattoriali che il decreto fiscale 2016 ha esteso anche agli Enti locali che per la riscossione non si avvalgono di Equitalia.
Il provvedimento riguarderà le notifiche di pagamento emesse dal 2000 al 31 dicembre 2016 per tutti i tributi comunali – Imu, Ici, Tari, Tia, Cosap, imposta sulla pubblicità – e le multe per violazione del Codice della strada. In sostanza il Comune dà la possibilità di azzerarre i debiti pregressi e rimettersi in regola abbattendo le sanzioni sui crediti tributari e gli interessi di mora sulle multe, con un taglio quindi del 23% sull’importo dovuto.
Il termine per aderire è luglio 2018, con saldo dell’ultima rata, in caso di rateizzazione del pagamento, a settembre 2018. Gli atti dal 2000 al 2016 che potenzialmente possono avvalersi della definizione agevolata sono 49.487, per un valore totale di circa 50 milioni di euro. Di questi il Comune abbuonerebbe 11,4 milioni di euro.
«E’ un’ulteriore opportunità che permetterà a famiglie e imprese di mettersi in regola usufruendo di un’agevolazione prevista dalla legge – spiega l’assessore al Bilancio Monia Faltoni – Per il Comune di Prato il vantaggio è che incrementiamo la riscossione recuperando in tempi rapidi risorse preziose per l’ente: l’importo complessivo da riscuotere è di 38 milioni, noi puntiamo come obiettivo raggiungibile ad incassarne il 4-5%, ovvero circa 2 milioni».
Come aderire alla rottamazione delle cartelle
Di questa possibilità i cittadini saranno informati attraverso una campagna che Sori avvierà in primavera, con lettere a casa alle famiglie e alle imprese titolari delle cartelle esattoriali, in tutto circa 25 mila soggetti.Nella lettera saranno riepilogati i pagamenti dovuti e sarà allegata una proposta di rateizzazione, se l’importo supera i 150 euro per le famiglie e i 500 euro per le imprese, fino ad un massimo di 15 rate. Nella missiva sarà presente anche il bollettino per il primo pagamento con cui l’utente aderisce all’offerta: «Oltre ad informare proporremo un piano di rientro di tributi e multe non pagate, specificando la parte che viene abbuonata – aggiunge il presidente di Sori, Alessandro Michelozzi – in modo che i cittadini possano semplicemente aderire pagando la prima rata. Questo è un modo per facilitare l’accesso alla procedura, ma in alternativa i cittadini possono venire nei nostri uffici e concordare un piano di rateizzazione, anche diverso da quello proposto da noi. L’adesione deve però avvenire entro luglio 2018, mentre la scadenza finale per il pagamento è settembre 2018, pertando chi dovesse venire all’ultimo momento non potrà usufruire della rateizzazione. L’invito è quindi di aderire subito per sfruttare al massimo la possibilità della rateizzazione».
Tutte le informazioni e la modulistica saranno sul sito di Sori spa entro pochi giorni. Delle oltre 49mila ingiunzioni emesse dal 2000 al 2016 il 47% riguarda la tassa sui rifiuti (23,4 milioni il debito complessivo, soprattutto da parte di aziende cinesi), il 38% le multe (28.540 verbali per un importo comprensivo di interessi e sanzioni di 17,5 milioni, il 14% le imposte sugli immobili (1406 posizioni per un importo totale di 8,3 milioni) e l’1% la Tosap. Per gli utenti morosi che decidono di non aderire alla rottamazione delle cartelle andranno comunque avanti le procedure ordinarie di riscossione coattiva.