Il ministero dell’ambiente ha dato parere positivo alla valutazione di impatto ambientale per l’ampliamento della pista di Peretola, progetto che nei mesi scorsi era stato bocciato dal Tar che aveva accolto il ricorso presentato dai comitati contrari alla realizzazione dell’opera. A confermare l’ok è stato il sindaco di Firenze Dario Nardella, sottolineando come si tratti di una svolta decisiva per un progetto atteso da anni. Ancora non sono noti i dettagli del testo e delle prescrizioni, come ci è stato comunicato dall’ufficio stampa del ministero dell’ambiente si tratta di un dossier di 250 pagine che sarà pubblicato soltanto nei prossimi giorni. Toscana Aeroporti fa sapere che aspetterà a commentare la notizia fino a che non saranno pubblicati i pareri e le relative documentazioni da parte dei ministeri interessati. Soddisfazione è stata espressa dal viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Riccardo Nencini e dal sottosegretario allo sviluppo economico Antonello Giacomelli, che auspica sia la svolta definitiva e che i temi posti anche dal Comune di Prato e da altre realtà, che riguardano un’attenta valutazione dell’impatto che quest’opera ha sull’ecosistema e sulla dimensione sociale di quest’area, abbiano trovato risposte soddisfacenti.
“Comprendo la frenesia referendaria e il fatto che ogni pretesto sia diventato quello buono per mettere un Sì da qualche parte, per noi la prima preoccupazione resta quella di svolgere il nostro compito nell’interesse dei cittadini”, fa sapere il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, da sempre contrario al progetto, che conferma di voler leggere le carte prima di commentare, ma che comunque le criticità al progetto c’erano e resteranno. Da capire, secondo il primo cittadino di Sesto, come l’infrastruttura possa convivere con l’inceneritore e il Polo Scientifico. Mentre i parlamentari, consiglieri regionali e comunali del Movimento 5 stelle spiegano che “A meno di 48 ore dal voto referendario Renzi non si venda come una vittoria quanto le prescrizioni ministeriali rendono irrealizzabile”. Per gli esponenti M5s le gravi carenze riscontrate nella proposta progettuale, evidenziate nel parere ministeriale e confermate dalle condizioni poste alla base della realizzabilità dell’opera, dovrebbero indurre Renzi e il Pd a misurare il trionfalismo.
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