Una vita spesa per la cultura, la letteratura, l’amore per la scrittura. Se ne è andato per sempre il professore Gianni Conti, senza fare rumore, scivolando via in silenzio perché non avrebbe voluto né lacrime né compassione. L’insegnante di lettere, storico docente dell’istituto Gramsci-Keynes, è scomparso all’età di 65 anni dopo una breve e terribile malattia che in poche settimane non gli ha lasciato scampo.
Lascia così un vuoto incolmabile, l’amato professor Conti, ideatore dell’omonimo salotto letterario di Sesto Fiorentino che da anni promuove la lettura e l’interpretazione di testi di narrativa classica e contemporanea. Suo anche il premio nazionale “Arte di Parole”, officina per giovani e talentuosi studenti-scrittori in arrivo da ogni parte d’Italia.
Dagli anni ’80 ad oggi, Conti ha avvicinato alla letteratura intere generazioni di studenti. Da giovane aveva collaborato alla realizzazione della collana “Storia d’Italia” di Einaudi, nel periodo legato alla costituente, portando il suo prezioso contributo come saggista. E’ stato il fondatore della rivista “Interpretazioni” ma la sua anima traspariva soprattutto quando lasciava scorrere la penna sul foglio. Tre i romanzi da lui scritti e pubblicati, la testimonianza eterna delle sue grandi capacità espressive. La funzione civile si terrà domani, mercoledì 9 novembre, alle 15 alle cappelle del commiato di Careggi.
Commenti