Il Tribunale di Prato ha rigettato il provvedimento d’urgenza che l’Arciconfraternita della Misericordia di Prato aveva chiesto per ottenere l’effettività completa del Commissariamento della Confraternita di Oste. Il commissariamento era stato disposto dal Magistrato del Sodalizio pratese lo scorso 16 agosto. La Misericordia di Prato aveva legato la propria richiesta al timore di gravi danni di natura economico-patrimoniale.
“Il rigetto del Tribunale di Prato non si pronuncia sull’atto di Commissariamento che rimane dunque nella sua piena validità secondo quanto previsto dallo Statuto dell’Arciconfraternita – scrive la Misericordia di Prato in una nota – Di conseguenza, la titolarità della sede, dei beni strumentali – mezzi compresi – come anche delle convenzioni restano tutti nella titolarità dell’Arciconfraternita” prosegue la nota. Il Magistrato dell’Arciconfraternita ha comunque deciso di proporre reclamo al rigetto.
Di diverso avviso la Misericordia di Oste, che parla di commissariamento respinto.
“La Misericordia di Oste trova nuovamente conferma sulla giustezza del suo operato nel disposto del giudice – scrive invece la sezione di Oste nella propria nota – e, pur avendo subito una grave ingiustizia, ribadisce nuovamente il desiderio di trovare una soluzione pacifica e fraterna alla controversia, nonostante anche l’ultima nostra proposta, in fase di conciliazione, sia stata nuovamente rigettata dalla Misericordia di Prato”. Nella nota i vertici della sezione di Oste ribadiscono ancora una volta di voler arrivare all’autonomia.