University of New Haven organizza, venerdi 23 settembre a partire dalle ore 9 nella Sala Ovale del Palazzo Buonamici, la conferenza Prato Migrante – Proposte di Coesione Sociale. Il caso Prato, come viene definito spesso dai media per essere una delle città più multietniche d’Italia e sede di una delle più grandi comunità cinesi d’Europa, è stato discusso e studiato in convegni nazionali e internazionali per i modelli di accoglienza e integrazione adottati nel corso degli anni.
Prato Migrante – Proposte di Coesione Sociale, analizza la situazione dell’integrazione dei gruppi minoritari a Prato attraverso un percorso articolato e vario di relatori appartenenti a diversi ambiti di studio e di diversa professionalità. Attraverso vari interventi che spaziano dall’ambito sociologico a quello più operativo, i relatori offriranno uno spaccato dell’integrazione delle comunità migranti, proponendo nuovi strumenti e approcci finalizzati alla creazione di un tessuto sociale coeso e partecipativo.
La conferenza, che si sviluppa durante tutta la giornata a partire dalle ore 9, nelle sessioni mattuttine offre una prospettiva accademica sulla migrazione a livello nazionale e internazionale, concludendo con una riflessione sul significato di ”italianità”. Le sessioni del pomeriggio si concentrano sulla città di Prato e vedono la partecipazione di organizzazioni direttamente coinvolte nei processi di integrazione.
“Il fenomeno dell’immigrazione e della crescente fusione di culture richiede a tutti noi di sviluppare una conoscenza più internazionale del mondo – afferma Kevin Murphy, direttore di University of New Haven Tuscany Campus, promotore della conferenza -. L’University of New Haven Tuscany Campus è nata nel 2012 proprio per dare ai nostri studenti una visione del mondo più cosmopolita e aperta. Questo campus si è dedicato in questi quattro anni all’organizzazione di molte iniziative accademiche e culturali finalizzate all’incontro di culture, persone e luoghi. Questa conferenza, alla quale interverranno un gruppo nutrito di docenti, ricercatori ed esperti, alcuni dei quali appartenenti alla nostra università, è la concreta dimostrazione del nostro impegno continuo in questa direzione”.
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