26 Luglio 2016

Publiacqua, con la distrettualizzazione perdite sulla rete ridotte di quasi il 50%. In programma 62 milioni di investimenti


Comune di Prato e Publiacqua hanno fatto il punto sul complesso di interventi in corso e in programma sul sistema acquedottistico cittadino. Grande protagonista la distrettualizzazione, progetto che andrà a concludersi proprio nelle prossime settimane. Un intervento strategico che, nonostante non sia ancora terminato per intero, sta già dando frutti importanti in termini di migliore gestione della risorsa e di individuazione e riparazione delle perdite occulte.

Un progetto di ampio respiro per portare avanti il quale non sono stati tralasciati altri fronti di intervento, con un programma di investimenti previsti nel piano 2014-2021 che ammonta a circa 62 milioni di euro e all’interno del quale sono previsti, tra gli altri, interventi per potenziare l’attingimento dalla falda pratese.

I risultati degli interventi sono, appunto, già evidenti dai numeri. Se per servire la città di Prato a settembre 2015 era necessaria una portata giornaliera di oltre 1000 l/s, infatti, a luglio 2016 la portata giornaliera necessaria è calata a circa 800 l/s. Insomma, più efficienza, meno perdite e pressioni adeguate garantiscono un servizio continuo a tutta la città a fronte di un minor impiego di risorsa.

Presenti all’incontro con la stampa Monia Faltoni, Assessore al Bilancio ed alla Programmazione Finanziaria del Comune di Prato, Simone Barni Vice Presidente di Publiacqua, ed i tecnici dell’azienda che stanno lavorando sul territorio.

DISTRETTUALIZZAZIONE DELLA RETE IDRICA DI PRATO

Nome complicato per un lavoro altrettanto difficile e certosino. Sta arrivando al termine, dopo quasi tre anni di studio e lavoro sul campo, il progetto di divisione dell’acquedotto pratese in singoli distretti. Sono attualmente 21 i distretti programmati sulla città di Prato. In corso d’opera, infatti, i tecnici hanno modificato il numero di 19 pensato all’inizio e questo per le esigenze tecniche incontrate di un lavoro che, come già succede per altri comuni dove è stato concluso, prevede continui aggiornamenti e monitoraggi sul campo. Diciannove distretti sono stati conclusi e sono già operativi. Gli ultimi due distretto (denominati Ferrovia-Centro- Stadio e Querce) sono in via di ultimazione per un impegno economico complessivo di circa 1,3 milioni di euro.

Con questo intervento è possibile servire ogni singolo distretto con una pressione ed una quantità adeguate di acqua, equilibrando quindi anche le pressioni su tutto il sistema cittadino e riducendo notevolmente lo stress delle tubazioni.

Effetto della distrettualizzazione, quindi, una riduzione delle perdite ed un abbattimento ulteriore dei tempi di intervento su questo tipo di guasti che, avendo l’azienda il controllo su pressioni e quantità di acqua immessa in rete in ogni singolo distretto, sono immediatamente evidenti e rintracciabili, anche se occulte.

Un altro beneficio della distrettualizzazione è quello di consentire un’analisi puntuale dell’efficienza di ogni condotta e quindi a programmazione della sostituzione delle più vetuste.

Parallelamente al lavoro di distrettualizzazione è stata condotta una campagna di ricerca di perdite occulte in cui l’azienda ha messo in campo squadre specializzate Tra gennaio e giugno 2016 questo lavoro ha consentito l’individuazione di 344 perdite occulte di cui ne risultano già riparate 309.

PERDITE RIDOTTE DI QUASI IL 50% DAL 2012

In cinque anni abbattuto di quasi il 50% il numero delle perdite sulla rete idrica. Un lavoro paziente, certosino e che non sempre viene percepito come tale dalla cittadinanza. E’ quello su perdite e guasti della rete acquedottistica che Publiacqua ha iniziato fin dai primi anni di attività. Un problema che, una volta terminati i grandi interventi per assicurare l’acqua al territorio (autostrada delle acque FI-PO-PT e Superstrada delle acque FI-Chianti su tutti) e dato il via ai grandi investimenti su fognatura e depurazione, il gestore ha “aggredito” attraverso il già citato progetto di distrettualizzazione ma anche mettendo in campo risorse ed energie per darvi risposta immediata.

Un impegno che ha dato frutti importanti visto che le perdite evidenti sulla rete acquedottistica di Prato (i dati si riferiscono al periodo gennaio-giugno in modo da avere numeri consolidati e confrontabili) si sono ridotte dalle 489 del 2012 alle 252 del 2016 con una percentuale di riduzione delle stesse che è andata aumentando negli anni e che ha fatto registrare lo scalino più importante proprio dal 2014 in poi con una riduzione di quasi il 50% rispetto all’anno primo.

Un risultato che è stato raggiunto anche attraverso l’aumento del numero di rifacimento completo degli allacciamenti (il tratto di tubazione solitamente di piccolo diametro che dalla tubazione principale dell’acquedotto convoglia l’acqua verso il contatore dell’utenza) e che, a fronte di un ovvio allungamento dei tempi del singolo intervento, ha evitato nuove rotture sulla stessa conduttura. Nello stesso periodo gennaio-giugno nel 2016 sono stati eseguiti 562 interventi di sostituzione con un incremento importante rispetto agli anni passati ed in diretta connessione con la diminuzione delle perdite.

POTENZIATO L’ATTINGIMENTO DALLA FALDA

In totale sono circa 62 i milioni di euro che Publiacqua sta investendo ed investirà su Prato e Provincia previsti nel Piano 2014-2021.

Un impegno su tutto il fronte del Servizio Idrico Integrato e nel quale avrà un ruolo importante l’incremento dell’attingimento dalla falda pratese. Fondamentale a questo fine il lavoro in corso sui pozzi. Sono stati infatti riattivati i pozzi denominati Malfante 2, Malfante 3 e Malfante 4 (tutti attualmente in spurgo e che in esercizio garantiranno una portata complessiva di circa 23 l/s (litri al secondo) e 12 pozzi denominati Macrolotto.

E’ in fase di ultimazione la realizzazione della nuova filtrazione su carbone attivo presso l’Impianto di Falda 1 (impegno economico di circa 1,5 milioni di euro). La fine di questo intervento è prevista per la metà di settembre 2016 e questo consentirà anche la messa in esercizio dei 12 pozzi Macrolotto citati sopra.

Sono inoltre stati perforati nuovi pozzi (Pozzo Badie 2, Pozzo Iolo Cantiere, Pozzi Baciacavallo 1 e 2).

Ricordiamo che nel 2015 è stato invece ultimato il potenziamento dei due impianti di Falda 1 e 2 con un impegno economico di circa 150 mila euro. Grazie a questi interventi nel 2015 l’attingimento il prelievo dai pozzi è già aumentato del 10% rispetto agli anni precedenti.

Parte integrante di questa strategia di incremento della capacità di utilizzo della falda pratese a fini idropotabili è lo studio nato dal protocollo d’intesa sottoscritto da Autorità di bacino del fiume Arno, Comune di Prato, Provincia di Prato, Autorità Idrica Toscana e Publiacqua. Uno studio appunto sulla falda pratese per capirne le variazioni nel tempo e per individuare gli spostamenti degli inquinanti presenti, proprio in conseguenza dell’aumento del livello della falda.

Uno studio fondamentale per programmare le strategie di utilizzo future di questa risorsa ed anche per tarare al meglio le filiere di potabilizzazione messe in campo dal gestore prima di immettere in rete l’acqua della falda. Lo studio, come detto, è in corso e tra giugno 2015 e febbraio 2016 sono state realizzate campagne di misurazioni, test, prelievi ed analisi che consentirà a fine studio, previsto nel marzo del 2017, di avere un quadro chiaro ed aggiornato il modello di flusso e la diffusione degli inquinanti.

ALTRE OPERE SU IMPIANTI DEL TERRITORIO

Oltre a quanto appena ricordato, Publiacqua ha realizzato opere di manutenzione di altri impianti sul territorio, come ad esempio il Serbatoio di S. Lucia, ed ha strutturato una rete di monitoraggio attraverso il telecontrollo aziendale sui consumi in rete che consente di mantenere la pressione di esercizio in un intervallo constante e favorire il mantenimento di riserve di acqua all’interno dei serbatoi principali ed evitare perturbazioni di pressione all’interno della rete di distribuzione, evitando stress alla rete stessa. Sono stati terminati i lavori per la realizzazione del booster di Ponte all’Asse che garantisce una portata di 8 l/s (litri al secondo).

Sono previsti poi per il secondo semestre 2016 la realizzazione di un booster presso il Ponte Pietrino, per la risoluzione delle problematiche di approvvigionamento della zona di Poggio Secco, e la fine dei lavori sul nuovo pompaggio dell’Impianto La Nosa.

A settembre 2016 inizieranno gli interventi di interconnessione sulla rete idrica tra l’Impianto di Falda 1 e l’Impianto Casa Rossa.

L’obiettivo che Publiacqua si prefigge attraverso gli interventi citati è quello di ottimizzare la risorsa immessa in rete risparmiando 9 mila mc/g, aumentare la risorsa prelevata dalla falda e disponibile per la città di Prato (17 mila mc/g), potenziare i sistemi di trattamento per garantire un’acqua sempre più buona e sicura.

Lavori importanti sono stati poi fatti sul fronte fognatura con l’attivazione a maggio 2016 del nuovo sistema fognario di Seano nel Comune di Carmignano. All’interno di questo lavoro, durato quasi 2 anni e costato 1,8 milioni di euro, è stata collettata a depurazione anche la frazione di Ponte a Tigliano del Comune di Prato, con l’eliminazione dello scarico diretto presente.

In seguito all’accordo raggiunto tra tutti i vari Enti coinvolti è potuta inoltre iniziare la progettazione preliminare dell’Accordo di Programma Integrativo per l’Adeguamento delle reti fognarie dei comuni pratesi, nel Programma degli Interventi 2016-2021 di Publiacqua sono pertanto inserite le seguenti opere:

RISANAMENTO FOGNARIO VAIANO-VERNIO: 3 milioni di euro
NUOVA FOGNATURA VIA GALILEI – PRATO: 2,5 milioni di euro
DISMISSIONE IDL FABBRO E COLLEGAMENTO A IDL GABOLANA – VAIANO – 2,1 milioni di euro