Con il progetto di riqualificazione del Macrolotto 0 il Comune di Prato si è aggiudicato il primo posto in graduatoria per il bando regionale del Piano di Innovazione Urbana (PIU), ottenendo 6.031.666,85 euro di finanziamenti – più 2 milioni investiti dal Comune di Prato – su un totale di 46 milioni di euro (derivanti dall’Asse urbano del POR FESR 2014-2012 della Regione Toscana). Il progetto preliminare è stato illustrato stamani dal sindaco Matteo Biffoni e dall’assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici Valerio Barberis, insieme ai tecnici comunali che hanno realizzato il piano Michela Brachi e Massimo Fabbri. Sono otto i progetti ammessi alla fase di co-progettazione – tra questi anche Pistoia, Lucca e Pisa – da parte della Regione Toscana , che offre ai Comuni la possibilità di realizzare interventi importanti nelle zone più delicate sotto il profilo urbano e sociale. Più vivibilità e sostenibilità quindi, in un’area particolarmente difficile come il Macrolotto 0, un quartiere storico del distretto produttivo pratese, dove su oltre 43 ettari non c’è alcuna area pubblica: «La nostra scommessa è proprio questa – ha detto stamani il sindaco Biffoni – intervenire in una delle aree più complesse della città come il Macrolotto 0, un tempo uno dei motori del distretto produttivo ed oggi zona ad alta concentrazione urbana dove convivono moltissime famiglie, sia italiane sia di origine straniera. Il progetto sarà il perno che innescherà il cambiamento per ridare un volto nuovo al quartiere, investendo risorse europee e comunali». «Si tratta di un progetto di grande qualità urbanistica, che infatti ha ottenuto un alto punteggio da parte della Regione – ha aggiunto l’assessore Barberis – L’obiettivo è la rigenerazione del Macrolotto Zero portandovi delle funzioni pubbliche e di aggregazione. La chiave di volta sarà la creazione di una nuova centralità urbana all’interno del quartiere, connessa al centro storico e agli altri poli d’interesse della città: Restituendo servizi, luoghi di incontro e di scambio ai diversi abitanti del Macrolotto Zero vogliamo creare un distretto creativo dell’area vasta tra Firenze e Pistoia che ora manca». A fare da “miccia” sarà appunto l’intervento pubblico, che favorirà la sostenibilità (uso dei mezzi pubblici, ecc) e la coesione sociale. Il binomio su cui verte il progetto infatti è servizi pubblici collegati a spazi pubblici di qualità.
Adesso si apre la fase semestrale di co-progettazione tra uffici comunali e regionali per ricalibrare il progetto rispetto alle risorse ottenute: da parte del comune ci sarà l’approfondimento della progettazione del PIU (progetto definitivo) e la redazione degli atti amministrativi finalizzati all’acquisizione degli immobili.
LE LINEE PRINCIPALI DEL PROGETTO
Gli interventi del progetto del PIU sono ubicati al Macrolotto 0, nella serie di isolati presenti tra via Filzi, via Pistoiese e via Colombo. Il margine ovest è delimitato da via Giordano, il margine est da una strada interna dell’antico stabilimento Forti. Gli obiettivi ai quali il progetto sottende sono in sintesi i seguenti:
favorire la rigenerazione del Macrolotto 0 attraverso l’inserimento di funzioni pubbliche che agiscano come innesco di una trasformazione, magari lenta, ma fattiva di un’area molto più estesa di quella d’intervento. Il progetto si muove su due principali aspetti: la creazione di nuovi servizi, composti da edifici e spazi aperti (piazze), da destinare a funzioni legate alla socialità, alla cultura, allo svago e al lavoro e l’intervento sul sistema viario esistente. Il progetto prevede il collegamento pedonale e ciclabile dei vari nuovi luoghi creati e contemporaneamente prevedere il collegamento del PIU con altri servizi esistenti e spazi pubblici della città (rete ciclabile esistente, parco dell’ospedale, zone verdi esistenti, quartiere San Paolo ecc);
trasformare via Pistoiese in asse portante del PIU che assuma il ruolo di forte ed unico collegamento pedonale ciclabile con piazza San Domenico/piazza del Comune e quindi il centro storico. Il tratto di strada interessato va dall’innesto di via Giordano sino a porta Pistoiese. Nel primo tratto di essa in prossimità degli interventi previsti dal PIU, la strada ha una connotazione come “zona 30” attrezzata primariamente per i pedoni e a seguire per le biciclette e le auto. Per il secondo tratto, sino a porta Pistoiese, gli interventi previsti ne rimodulano la sezione, al fine di favorire la percorrenza in sicurezza dei pedoni e delle biciclette. Anche via San Vincenzo, piazza San Domenico e via Cesare Guasti dovranno essere “segnate” in modo da renderle riconoscibili a questo nuovo uso (questo intervento non è previsto nel PIU e potrà essere raggiunto anche solo mediante l’apposizione di specifici “segnali urbani”);
ridefinire la sezione stradale di via Giordano e via Colombo per favorire la circolazione pedonale ciclabile in sicurezza rimodulando la sezione stradale per favore la sosta delle auto in fregio alla viabilità stessa. La ridefinizione di via Colombo consente e favorisce, anche in questo caso, la transito pedonale e ciclabile.
Il cuore del progetto è costituito dal comparto produttivo posto tra via Filzi e via Pistoiese in prossimità del Circolo Curiel. La demolizione di parte del complesso ex-produttivo consente l’apertura dell’isolato e la creazione di una piazza collegata pedonalmente con via Filzi e via Pistoiese e l’ubicazione, negli edifici mantenuti, di nuove funzioni quali la media library on line e il co-working. In adiacenza con la media library verrà realizzato uno spazio per la somministrazione di alimenti e bevande rivolto verso la biblioteca e lo spazio esterno. Il cuore della piazza è caratterizzato dalla struttura del totem che si erge in altezza, al centro di essa, e diventa il segnale di richiamo urbano del progetto. Il totem in alto sarà costituito da monitor che proietteranno immagini e video congruenti con le attività svolte dai servizi creati, e divulgherà informazioni e messaggi istituzionali in tutte le lingue presenti a Prato.
Verso sud si trova l’ex fabbrica Forti in cui saranno acquisiti alcuni capannoni-stanzoni in prossimità della piazza dell’immaginario per creare un nuovo luogo legato a varie attività di natura sociale a al mercato metropolitano. Il capannone a contatto con via Giordano è pensato come metropolitano (verdura e frutta a km 0, street-food e artigianato) mentre l’edificio produttivo, immediatamente accanto a quello destinato a mercato e posto su via Bonicoli, svuotato della porzione degli edifici produttivi esistenti ubicati internamente, svolgerà le seguenti funzioni: Laboratorio delle cucine, Laboratorio dei mestieri, Casa delle associazioni, Sportello informativo sanitario per le donne straniere, Sportello intermediazione culturale e Sportello del comune per la gestione dei servizi presenti. Una nuova piazza, ottenuta dalle demolizioni prima dette, sarà il fulcro delle attività svolte, luogo di incontro e cuore dell’intervento.
A sud su via Colombo nel grande spazio scoperto esistente verranno realizzati spazi pavimentati e verdi anche per lo svolgimento delle varie discipline motorie all’aperto, un playground e una ciclostazione. Questa nuova area pubblica sarà collegata con i giardini esistenti di via Colombo e con il nuovo parco dell’ospedale.
Il progetto del PIU si basa sulle seguenti linee d’intervento:
– Recupero funzionale del patrimonio edilizio in condizioni di sottoutilizzo tramite l’inserimento di attrezzature e servizi rivolti verso le funzioni sociali, culturali e start up giovanili.
– Eco-efficienza negli edifici, con edilizia sostenibile e sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici.
– Illuminazione pubblica intelligente con interventi di efficientamento energetico del sistema di illuminazione pubblica, attraverso la sostituzione delle sorgenti luminose e l’installazione di sistemi automatici di regolazione;
– Mobilità sostenibile – Asse urbano con il recupero di parte di strade dedicate ai parcheggi e a favore di viabilità per mobilità dolce, arredo urbano e segnaletica con condizioni di luci a basso consumo.
– procedure tecnico amministrative finalizzate all’acquisizione degli immobili