Il Comune di Montemurlo ha deciso di intitolare a Luigi Ganna, il ciclista vincitore del primo Giro d’Italia nel 1909, il tratto di pista ciclo-pedonale, che “corre” lungo il torrente Stregale, dall’intersezione con via Scarpettini fino a via Buozzi.
Fin dagli anni Novanta l’amministrazione comunale ha provveduto a realizzare vari tratti di piste ciclabili sul territorio, che, però, fino ad oggi erano rimasti senza un nome. Adesso la giunta ha ravvisato la necessità di provvedere all’intitolazione, perché, proprio lungo un tratto di pista ciclabile, sono stati ristrutturati alcuni edifici che necessitano dell’assegnazione di una numerazione civica e dell’indicazione di una via. Così la decisione di dedicare a ciclisti che hanno fatto la storia delle due ruote in Italia e non solo, come spiega il vice-sindaco, Simone Calamai:« Abbiamo colto l’occasione per avviare un percorso che ci dovrà portare all’intitolazione dell’intera rete di piste ciclo-pedonali. Questo è solo il primo “tassello” e non poteva che essere il primo vincitore della più famosa competizione ciclistica italiana».
Il Comune di Montemurlo punta molto sull’ampliamento e lo sviluppo della mobilità sostenibile per l’abbattimento dell’inquinamento e la promozione di stili di vita più sani. Recentemente l’amministrazione comunale ha approvato il Pac, il piano di azione comunale, previsto dalla normativa regionale e finalizzato al miglioramento della qualità dell’aria, un piano che potrà trovare una completa attuazione anche grazie al collegamento del sistema di piste ciclabili montemurlesi con l’anello di Prato. L’amministrazione comunale di Prato, infatti, sta completando le procedure che porteranno a breve alla realizzazione del tratto di ciclabile mancante tra la zona di Bagnolo e Maliseti – ponte alla Dogaia.
Chi era Luigi Ganna
Luigi Ganna (Induno Olona, 1º dicembre 1883 – Varese, 2 ottobre 1957) ciclista, soprannominato dai tifosi “il Re del fango” per la sua straordinaria resistenza alle avversità climatiche e dotato di un fisico possente, nacque da una povera famiglia di braccianti. Giovanissimo iniziò a lavorare in campo edile come manovale e poi come muratore nel capoluogo lombardo, percorrendo tutti i giorni in bicicletta 100 km, da Induno Olona a Milano e ritorno. Il suo anno d’oro fu il 1909, quando passò all’Atala e vinse la Milano-Sanremo e la prima edizione del Giro d’Italia, lottando per tutta la gara in appassionanti duelli con l’amico ed ex compagno di squadra Galetti.