Nuovi collegamenti ciclo-pedonali in città. Sono infatti in corso una serie di interventi che porteranno alla realizzazione di nuove piste ciclabili o all’implementazione dei collegamenti tra quelle già esistenti. Le operazioni rientrano nell’ambito del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, promosso dal Comune di Prato.
“Obiettivo del Pums è quello di migliorare il sistema dei trasporti ed indirizzarlo verso una maggior ciclabilità e pedonabilità – ha spiegato Rossano Rocchi, dirigente del settore mobilità e infrastrutture del Comune -. Nello specifico verranno realizzati nuovi tratti di piste ciclabili o saranno terminati i punti laddove mancano”.
I nuovi interventi sono stati presentati questa mattina in occasione della seduta della commissione consiliare 3 (sicurezza urbana, lavori pubblici, mobilità, trasporti) presieduta da Luca Roti. Nello specifico una nuova pista ciclabile sarà quella che collegherà via Cava fino alla nuova passerella sulla Tangenziale, in direzione Tobbiana. Si tratta di un progetto che però deve ancora essere appaltato. Sono, invece, in corso i lavori per la pista ciclopedonale che va dall’abitato di Cafaggio alla chiesa e al cimitero del paese. A breve sarà aperto il cantiere per la realizzazione della ciclabile di cucitura dal polo scolastico di via Reggiana al Parco Prato, e da qui fino al centro della città. E’ stato inoltre approvato il progetto per la pista che collegherà via Ciulli con il nuovo Ospedale, sono in corso gli espropri dei terreni per la sua realizzazione. Infine a breve partiranno i lavori, che dovrebbero concludersi entro l’anno, per un nuovo tratto di ciclabile che collegherà il cimitero di Chiesanuova con il centro storico, passando da via Montalese, e poi dal cimitero a via di Maliseti.
La bicicletta in città è però ancora poco utilizzata, attestandosi solo ad un 10%, a farla da padrone per gli spostamenti quotidiani sono sempre le automobili. “Prato parte da una percentuale del 10% di mobilità ciclistica – ha spiegato Luca Roti – Il nuovo piano urbano deve modificare e allargare questa percentuale, vanno creati ulteriori itinerari protetti per la ciclabilità sostenibile”
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