“Siamo ancora in attesa della Prato città europea che il sindaco Matteo Biffoni ha promesso ai cittadini durante la campagna elettorale. Ancora non è stato fatto niente di quel programma”. A dirlo sono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, che hanno fatto un bilancio dei due anni di amministrazione Biffoni. “In due anni non è stato fatto niente – ha commentato Mariangela Verdolini -. La città è sempre invasa dagli stessi problemi, come la mancata sicurezza, il lavoro che non c’è, la mancanza di risorse sul sociale e l’emergenza casa. Erano stati promessi i vigili di quartiere, lo spostamento della caserma della Polizia Municipale al Macrolotto Zero, la creazione di una città sempre più accessibile a tutti. Ma anche la valorizzazione del sistema museale, il potenziamento degli autobus, anche di notte, il wi-fi libero in tutta la città, lo snodo del Soccorso. A due anni dall’insediamento della giunta Biffoni niente di tutto ciò che era stato promesso è stato attuato”.
Per l’occasione sono state inoltre presentate tre interrogazioni su Asm: nell’occhio del ciclone i soldi spesi per le sponsorizzazioni, le assunzioni tramite agenzie interinali invece che con un bando di concorso e le difficoltà di incassare 6 milioni e 700 mila euro di evasione sulla Tari, solo per le utenze domestiche. Le tre interrogazioni sono state depositate oggi, i consiglieri promettono però di andare oltre, alla Corte dei Conti, se non otterranno risposte sufficienti.
“Ci sono varie problematiche sulla gestione amministrativa di Asm – ha spiegato Silvia La Vita -. Asm, eludendo la legge che vieta di effettuare sponsorizzazioni alle partecipate, in 5 anni ha dato 1 milione e mezzo di contributi a vari enti e associazioni della città. Una pratica che elude la legge e non è corretta perché il cittadino paga la tassa dei rifiuti per gestire i rifiuti, non per dare soldi ad altri”. Altra interrogazione riguarda la presenza di 8 operatori ecologici in forza ad Asm assunti tramite agenzie interinali e non tramite concorso pubblico, come dettato dalla legge. Il M5S lo ha scoperto facendo un accesso agli atti lo scorso 7 marzo. Ultima interrogazione riguarda l’evasione della Tari per le utenze non domestiche. Il M5S ha accertato che l’evasione della Tari riferita solo alle utenze non domestiche tra il 2014 e il 2015 ammonta a 6.784.417 euro, per una parte del quale è stata chiesta la rateizzazione, mentre per il restante, pari a 6.325.000 euro, si tratta di evasione pura e semplice. “Una situazione che ci preoccupa molto – ha concluso Gabriele Capasso – Abbiamo paura che questo debito possa crescere ancora di più. Ci chiediamo poi cosa faccia Sori, una partecipata che ci costa, che si occupa di riscuotere i debiti delle partecipate del Comune”.
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