A due giorni dalle elezioni a Carmignano il vice sindaco uscente Elisa Drovandi infiamma il clima nel centrosinistra con una lettera al vetriolo nei confronti del Pd, del candidato sindaco e di alcuni assessori in pectore. “A conclusione di ogni avventura si è soliti tirare le somme e valutare ciò che di negativo e positivo ci ha lasciato. E’ indubbio che in questa mia parentesi politica, le cose positive superano di gran lunga quelle negative anche se quest’ultime pesano come macigni e ti lasciano ferite che difficilmente guariranno – scrive Drovandi – Per me è stato un onore aver ricoperto il ruolo prima di Consigliere, poi di Assessore e poi di Vice Sindaco del mio Comune. In questi anni ho lavorato sempre insieme alla Giunta confrontandomi, discutendo ed a volte scontrandomi con i colleghi, ma non mai in autonomia, tutto questo convinta che la condivisione potesse accrescere il valore delle scelte, con la convinzione di far parte di un gruppo coeso, evidentemente mi sbagliavo e mi dispiace di essermene accorta in ritardo.
Tutti i progetti portati avanti nel mio assessorato sono stati scelti e condivisi in Giunta in base alle esigenze della cittadinanza e tenendo conto delle sempre più frequenti mutate situazioni socio-economiche, e non in base a pure scelte estemporanee mandando avanti opere non prioritarie come mi è stato rimproverato dal candidato a Sindaco – prosegue Drovandi.
“Carmignano, nonostante la crisi economica a livello nazionale, ha retto bene il colpo e non si è fermato, anzi a mio parere ha fatto dei grossi passi avanti. Questo è sicuramente merito della giunta attuale guidata da Doriano Cirri, alla faccia di chi ora gli rimprovera di non essere stato decisionista, dimenticandosi però che soltanto due anni fa fu proprio il Sindaco Cirri a nominarlo assessore da esterno, carica che altrimenti non avrebbe mai ricoperto”.
Poi l’affondo al Pd:
“Ormai è chiaro a tutti che io non sarò candidata in queste elezioni.
Il futuro centro – sinistra carmignanese si presenta alle elezioni avendo in due colpi soli fatto fuori tutti gli Assessori uscenti e scansato le primarie con le quali si sono tanto sciacquati la bocca.
Gli Assessori non possano fare più di due mandati? Perfetto, mettiamoci intorno ad un tavolo e discutiamo, invece di farlo sapere agli interessati dal giornale. Dobbiamo decidere che farà il candidato Sindaco, facciamo le primarie? Certo che no, perché si possono anche perdere e quindi democraticamente viene deciso da pochi in stanze chiuse. Non parliamo poi della giunta decisa dal Sindaco. Mettiamo i candidati Assessori in lista, anche se non tutti, e tra chi passa si scelgono i componenti della Giunta? Certo che no, perché anche qui i prescelti potrebbero non passare.
Tutto questo mi fa pensare che ci siano sotto interessi molto più grandi di quello che posso immaginare, spero di sbagliarmi ma come usava dire un noto politico: a pensare male si fa peccato ma spesso ci si indovina.
Io continuo a credere che le cose ci si devono guadagnare, presentandoci agli elettori e lasciando che siano le urne a decidere, così come non si nasce imparati e che una buona gavetta serva sempre.
Oggi posso affermare di essere orgogliosa di stare fuori da tutto, e per questo, solo per questo, ringrazio il Partito Democratico di Carmignano, a cui di democratico è rimasto solo il nome.
Alle elezioni comunali vengono votate le persone per quello che sono e non esclusivamente per l’appartenenza politica, il cittadino ha bisogno di fidarsi e di riconoscersi nei propri amministratori”. La chiusura con un riferimento al voto, che non sarà per il centrosinistra.
“Finalmente ci siamo, domenica io andrò a votare e stavolta lo farò da cittadina libera, non voterò il simbolo, ma la persona che con il suo bagaglio e la sua esperienza, saprà sicuramente essere garante per Carmignano ed i suoi cittadini”.
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