1 Giugno 2016

Caccia, illegittima le legge della Regione che accorpa Prato a Firenze


La Corte Costituzionale ha bocciato la riforma della Regione Toscana in termini di ampliamento degli Ambiti territoriali di caccia (Atc) – che scendono a nove e corrispondono ai territori delle ex province (con accorpamento di Firenze e Prato) – dichiarandola “illegittima”. La Consulta è stata coinvolta da un ricorso in via interpretativa promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri contro la legge regionale toscana 88 del 2014, in relazione alla lettera ‘s’ dell’art.117 della Costituzione. La riforma toscana degli ambiti di caccia stabilisce nove Atc corrispondenti ai confini provinciali e prevede che con il piano faunistico venatorio possono essere istituti dei sottoambiti, privi di organi, per garantire una zonizzazione più omogenea. Per la Corte Costituzionale questa impostazione è “illegittima” e “tradisce” la finalità del legislatore statale di voler “attraverso la ridotta dimensione degli ambiti stessi, pervenire ad una più equilibrata distribuzione dei cacciatori nel territorio” e “conferire specifico rilievo alla dimensione della comunità locale, più ristretta e più legata sotto il profilo storico e ambientale alle particolarità del territorio”.