Cartelli informativi per segnalare il pericolo di avvelenamento per i cani. Li posizionerà a Bagnolo la Polizia provinciale, in accordo con il Comune di Montemurlo, per avvertire i cittadini della possibile presenza di esche tossiche. I cartelloni informativi saranno posizionati privilegiando i punti di accesso pedonali e stradali e riporteranno la dicitura “attenzione bocconi avvelenati” con le relative norme di riferimento. La posa avverrà grazie all’ausilio di personale volontario.
“Negli ultimi anni sono stati 5 i casi di avvelenamenti di cani con esche tossiche segnalati a Bagnolo da cittadini e veterinari alla Polizia provinciale – dice il Comandante Michele Pellegrini – Di questi 5 purtroppo uno è deceduto mentre fortunatamente gli altri 4 sono stati recuperati. I cartelli non vogliono creare allarme ma piuttosto informare i cittadini dell’eventuale presenza di bocconi avvelenati e soprattutto sensibilizzarli sulla problematica e incoraggiarli a collaborare con noi all’individuazione dei responsabili di questa pratica, non solo illegale ma particolarmente crudele.”
L’utilizzo di esche avvelenate è un crimine punito penalmente. La Polizia provinciale, autorità alla quale la Regione Toscana delega la competenza per le indagini, per ogni caso segnalato si occupa di inviare i campioni di organi prelevati da animali deceduti, o le esche rinvenute, al competente Istituto zooprofilattico per le analisi tossicologiche e svolge indagini per di risalire all’autore dell’episodio illecito.
Generalmente si ricollega la pratica dell’uso dei bocconi avvelenati nelle zone agricole e boschive per una errata gestione della fauna mentre in ambiente urbano fa seguito a dissidi condominiali, con casi di animali domestici avvelenati all’interno di proprietà private (giardini privati, recinti, strade ecc.). La pratica sta emergendo anche negli spazi pubblici, con grave pericolo anche per l’incolumità delle persone, quando gli animali sono percepiti come fattore di disturbo.
Come sempre l’invito degli agenti di Polizia provinciale è di segnalare attraverso il numero di telefono 337-317977 o il sito internet www.provincia.prato.it, qualsiasi situazione ritenuta anomala o a fornire eventuali indicazioni dei possibili responsabili.