Primo maggio, Ragazzini (Cisl): “Il governo si occupi del lavoro e modifichi la legge Fornero” VIDEO
Sindacati, autorità e lavoratori hanno sfilato per le vie del centro storico per la tradizionale manifestazione del 1° maggio, organizzata come ogni anno da Cgil, Cisl e Uil. Il corteo dei manifestanti è partito alle 10.30 da piazza Mercatale, ha poi attraversato le principali strade del cuore della città, per poi arrivare in piazza delle Carceri, dove si è tenuto il comizio conclusivo affidato quest’anno al segretario confederale della Cisl nazionale Piero Ragazzini. Presenti anche la banda e le majorettes di Luicciana, i valletti del Comune di Prato, il sindaco e presidente della Provincia Matteo Biffoni con i gonfaloni, i sindaci di altri comuni della provincia di Prato e numerose autorità cittadine.
“Vogliamo un’Italia pulita, onesta, equa, un’Italia che permetta ai giovani di trovare un lavoro dignitoso e meno precario. Un paese che dice basta ai morti sul lavoro e alla violenza contro le donne. E’ necessario abbassare le tasse, far ripartire i consumi e gli investimenti”. Così Piero Ragazzini si è rivolto alla piazza gremita di persone. Poi ha lanciato un appello al governo affinché venga modificata la legge Fornero: “Una legge iniqua che blocca l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e che non permette a chi ha lavorato duramente per tutta la vita di avere una pensione dignitosa”.
Di seguito l’intervista a Piero Ragazzini.
Il sindaco Matteo Biffoni ha poi voluto fare il suo augurio a tutti i lavoratori.
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