Montemurlo celebra la festa patronale della Croce con la tradizionale processione dalla Rocca


Alle celebrazioni, promosse dall’unità pastorale di Montemurlo, parteciperanno il sindaco Mauro Lorenzini, accompagnato dal gonfalone comunale e il presidente del consiglio regionale toscano, Eugenio Giani, che ha voluto cogliere l’occasione della festa per avvicinare la Regione alle realtà locali. Ad aprire la processione ci sarà il vicario generale della Diocesi di Pistoia, monsignor Fabrizio Fabbri. Il percorso della processione dalla piazza Castello scenderà fino a Montemurlo centro, fino a raggiungere il “tabernacolo del Campo Santo”, nei pressi del torrente Agna, dove la leggenda vuole che fosse rinvenuta la preziosa reliquia trafugata dalla chiesa di Rocca. La santa Croce sarà poi portata alla Chiesa del Sacro Cuore in piazza Contardi, dove sarà celebrata la Messa.

La “santa Croce”, venerata a Montemurlo, è una croce astile in argento risalente al 1300, opera di Andrea Di Jacopo D’Ognabene ed conservata sopra l’altare maggiore della pieve di San Giovanni Decollato. Un vero e proprio gioiello artistico, simbolo del ricco patrimonio culturale custodito nel nucleo storico del borgo della Rocca.

LA FIERA DI MONTEMURLO – Quest’anno le celebrazioni della Croce proseguiranno in “forma laica” domenica 8 maggio con la prima edizione della “Fiera di Montemurlo”, promossa dalle associazioni Il Borgo della Rocca e Vab Montemurlo, con il patrocinio del Comune di Montemurlo. La festa rievoca la fiera del bestiame, la cui prima edizione risale al giugno 1930, in occasione della giornata conclusiva della festa della Croce. Domenica prossima dalle ore 9, dunque, in piazza Castello e negli spazi circostanti, prenderanno il via i festeggiamenti con l’esposizione di animali, di prodotti tipici e mercatini. Alle 9.30 si potrà partecipare anche ad una passeggiata alla scoperta delle piante commestibili e officinali che crescono nei nostri prati (a cura del Gruppo Giros), mentre alle ore 10,30 Luca Bonini, promotore della Camminanotte, guiderà una camminata con gli amici a quattro zampe. In serata alle ore 21 il Gruppo “Ballo spettacolo” proporrà lo spettacolo “Sì, viaggiare”, mentre alle 22,30 la festa si chiuderà con “La torre del castello in fiamme” a cura della Vab Montemurlo e Gruppo storico, rievocazione storica della presa del Castello da parte di Castruccio Castracani. Per tutto il giorno saranno attivi stand gastronomici: antipasti a cura dell’azienda agricola “Felice Agricoltura” si potranno trovare nel frantoio, lo stand dei primi piatti, invece, gestito dal Gruppo alpini Montemurlo sarà in piazza Castello, i secondi si potranno gustare davanti alla sede della Compagnia del Corpus Domini con i salumi dei Fratelli Cecchi e l’azienda agricola Cavagliano, mentre i dolci, a cura dell’associazione Il Borgo della Rocca, chiudono il pranzo nei pressi della vecchia fontana. Inoltre, si potranno visitare mostre di pitture sul tema “la croce di Montemurlo” e di arte sacra.

LA LEGGENDA DELLA CROCE – La leggenda narra di due ladri che nottetempo trafugarono la preziosa croce d’argento dalla pieve di San Giovanni e scapparono in direzione Pistoia con il ricco bottino. Una volta giunti al torrente Agna, però, i due non riuscirono ad attraversarlo, perché non appena si avvicinavano al corso d’acqua questo diventava impetuoso. Così, i ladri decisero di sotterrare la croce in un campo li vicino e di tornare a prenderla in seguito. La leggenda vuole che a ritrovare la croce fosse un contadino che, mentre stava arando il campo, assisté a un fenomeno miracoloso: improvvisamente i buoi si fermarono e s’inginocchiarono. La croce fu allora riportata con una processione solenne alla pieve e da allora i montemurlesi hanno sempre prestato un profondo culto verso la “loro croce”, ricorrendo a lei e portandola in processione in occasione di calamità naturali, di siccità, di carestie, di epidemie.