Maggiore integrazione tra ferro e gomma per garantire ai cittadini collegamenti efficienti e un sistema unico di rete tra Firenze, Prato e Pistoia. Il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini parla del futuro del Trasporto pubblico locale e indica nella sinergia tra treni e bus la via maestra per ridisegnare il volto del Tpl.
Il grande rebus è la Gara unica regionale che ridefinisce competenze in materia e soprattutto risorse. A destare preoccupazione è – al di là dei ricorsi – il taglio di chilometri in Toscana (si parla di otto milioni e mezzo complessivi): una sforbiciata che rischia di avere ripercussioni sulle linee deboli. Di qui la necessità, secondo Lorenzini, di lavorare per far dialogare di più e meglio gli scambi ferro-gomma. Con la sollecitazione a valorizzare la stazione ferroviaria di Montale, snodo centrale prezioso per gli studenti e i lavoratori della zona.
“E’ una stazione che viene utilizzata quotidianamente dai nostri ragazzi per andare a Montecatini a scuola o all’università a Firenze – sottolinea Lorenzini -. Il problema è che non c’è coincidenza, soprattutto nel pomeriggio, tra gli orari dei treni di ritorno e le corse dei pullman che noi finanziamo. Col risultato che il ragazzo arriva a Montale ed è costretto a farsi venire a prendere dal genitore per tornare a casa. Non è così così che funziona. Ci vuole l’impegno e lo sforzo di tutti”.
Resta poi in bilico la questione del trasporto scolastico, finora gestita a livello provinciale ma che non potrà più contare sul sostegno economico di Provincia e Regione. Una quota importante, che si sommava alle 220mila euro annuali riservate dal Comune di Montemurlo al servizio.
“La legge dal 2017 dice che se ne dovranno occupare interamente i singoli Comuni – rimarca Lorenzini -. Tutto questo non farà che aumentare i costi per le Amministrazioni locali. Sarà inoltre più difficile trovare operatori disposti ad occuparsi di un servizio sì fondamentale per la comunità ma anche frammentato nell’arco della giornata perché riguarda soltanto la fascia oraria della mattina e quella del pomeriggio per il ritorno a casa”.
Giulia Ghizzani