Italia, Spagna, Francia, Stati Uniti, Austria, Olanda e Germania. Sono solo alcuni dei Paesi da cui sono partite le 230 candidature totali indirizzate al Comune di Prato per partecipare al bando internazionale con cui verrà disegnato il futuro Parco Centrale di Prato. Un’area di oltre tre ettari, nello spazio del vecchio ospedale, che nelle intenzioni dell’Amministrazione ospiterà un grande giardino urbano attrezzato.
Oggi sono scaduti i termini per l’adesione al concorso e nel pomeriggio, nella sede dell’assessorato all’Urbanistica, sono state aperte le buste dei progettisti di fronte alla giuria di esperti, che ha proceduto alla verifica dei requisiti di ammissione. Collegati in video conferenza, i dieci membri della commissione – presieduta da Bernard Tschumi – hanno proceduto alla preselezione, che venerdì prossimo, 4 marzo, porterà alla definizione dei nomi dei 10 finalisti, oltre a cinque riserve. Entro giugno sarà scelto il vincitore.
“Prato in questo momento è sotto i riflettori in molti Paesi esteri – sottolinea l’assessore comunale all’Urbanistica Valerio Barberis -. Nelle nostre intenzioni non c’è solo quella di dotare la città di uno spazio per famiglie, turisti e bambini ma anche di dar vita ad una vera e propria operazione di marketing territoriale che porti sempre più lontano il nome di Prato e che permetta a tutti di conoscere ciò che il nostro territorio è in grado di offrire. La vera sfida per i dieci progettisti – chiarisce Barberis – inizierà venerdì. Da quel momento dovranno formulare la loro personale proposta progettuale su cui si giocherà la partita”.
Il primo classificato sarà quindi chiamato a ridisegnare fattivamente l’area interna alle mura medievali, con la realizzazione di due lotti funzionali: una parte completamente a verde e una seconda parte di fabbricati, fino a un massimo di tremila metri quadrati. Circa 40mila euro il premio riservato al vincitore, oltre all’incarico di redigere il progetto del Parco in forma definitiva ed esecutiva. 13mila euro invece il rimborso spese che andrà gli altri classificati.
“Questa partecipazione ci riempie di fiducia: siamo convinti che questa sia la strada giusta per dotare il distretto di una nuova porta d’accesso al centro storico”, conclude Barberis.
Intanto, prosegue anche l’iter della variante al Regolamento urbanistico. Si è infatti conclusa la fase delle osservazioni: a stretto giro, il documento andrà sui banchi del Consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Ad Asl spetterà infine la demolizione della struttura – mission affidata, anche quella, tramite bando internazionale – che dovrebbe cominciare tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017.
Giulia Ghizzani