Dimezzare il numero delle perdite, già in diminuzione, ed evitare il ripetersi di cali di pressione e assenza di acqua ai piani alti registrati in varie parti della città la scorsa estate. È l’obbiettivo del piano di interventi che Publiacqua e Comune hanno messo a punto. I lavori, che fanno parte del programma di investimenti 2014-2021 (per Prato sono stanziati 65 milioni di euro), riguardano principalmente la distrettualizzazione della rete idrica, ovvero la suddivisione dei 555 km di tubazione comunali in 19 sottobacini. Un investimento di 1,2 milioni di euro che consentirà di equilibrare e regolarizzare la pressione del sistema e poter intervenire in modo più puntuale in caso di rotture.
Dodici distretti sono stati completati, pari al 55% delle utenze; entro fine gennaio sarà raggiunto l’80% e per fine giugno, con cinque mesi di ritardo sulla tabella di marcia, tutte le 76.464 utenze cittadine faranno parte del sistema. Da novembre 2015, inoltre, è in corso una campagna di ricerca sistematica delle perdite occulte che ha portato ad individuarne 154, la maggior parte di queste si trovano nell’area centrale, che comprende Chiesanuova, il centro storico e il Soccorso. Il 50% sono già state riparate. L’obiettivo è un risparmio ambientale di 9 milioni di litri di acqua al giorno.
Per quanto riguarda le riparazioni per perdite di acqua visibili, si è passati dai 979 interventi del 2012, ai 652 del 2015. Un trend inverso rispetto al rifacimento di allacciamenti idrici – ovvero la sostituzione di tubi vecchi e a rischio rottura: dai 352 interventi si è passati agli 834 del 2015. In pratica è stata data priorità alla manutenzione straordinaria rispetto ai “rattoppi”.
Inoltre, è in corso l’incremento del prelievo della falda pratese con un investimento complessivo di 1,3 milioni di euro per la realizzazione di nuovi pozzi, per la ristrutturazione dei pozzi esistenti e per gli interventi sui serbatoi. Nel biennio 2013-2015 sono già stati spesi 840 mila euro per nuovi pozzi e il recupero di quelli esistenti. Lo scorso anno sono stati 150 mila gli euro spesi per il potenziamento degli impianti falda 1 e falda 2 al fine di trattare la maggior portata prelevata, mentre 160 mila euro sono stati spesi per la campagna di monitoraggio, taratura e campionamento dei pozzi e lo studio della falda con il CNR e l’Università di Firenze. L’obiettivo complessivo è prelevare 17 milioni di litri al giorno e garantire una riserva strategica di 7 mila metri cubi.
“Se alcune vie sono rimaste senza acqua, è accaduto a causa delle perdite occulte sulle quali stiamo intervenendo. Siamo nel pieno della distrettualizzazione che le ha rese visibili: in città infatti sono tanti i segni rosa che le indicano – ha affermato l’assessore all’Ambiente Filippo Alessi -. Abbiamo sempre chiesto all’azienda investimenti e ora sono arrivati. Nel breve periodo raggiungeremo un equilibrio regolare delle pressioni. Il progetto a lungo raggio è l’autonomia di Prato dal sistema metropolitano. La nostra posizione baricentrica ci renderà utili a comuni vicini come Pistoia. Avere più approvvigionamento ci permetterà di affrontare al meglio anche i periodi di siccità”.
“Con questo investimento Publiacqua ci mette la faccia rispetto alle critiche che hanno additato l’azienda come lontana dal territorio. Prato ci interessa particolarmente perché permette l’equilibrio del sistema. Per problemi seri, servono risposte serie. Per questo abbiamo avuto bisogno di un po’ di tempo. Le perdite sono già state del 33% in meno rispetto all’anno precedente. L’obiettivo è dimezzare quelle attuali nella zona pratese. – ha dichiarato il presidente di Publiacqua Filippo Vannoni -. Chiediamo scusa ai cittadini che hanno sofferto disagi e per gli eventuali problemi che si presenteranno nei prossimi 5 mesi, ma con questo intervento il problema della pressione sarà risolto. Chiediamo allo stesso tempo l’aiuto di tutti i pratesi per capire e migliorare insieme l’efficacia e l’incisività dell’intervento. Si tratta di un’azione che ha tre soggetti: Publiacqua, l’Amministrazione comunale e i cittadini”.
“Si tratta di un’opera importante, che non ha riscontri in Italia. Voglio sottolineare lo sforzo straordinario sulla ricerca delle perdite occulte, vera causa dei disservizi, e la forte attenzione che l’azienda sta dando a Prato”, ha sottolineato il vicepresidente di Publiacqua Simone Barni.