La morsa delle polveri sottili continua a tenere sotto tiro il territorio compreso tra Prato e Pistoia. Ancora valori rossi nelle centraline della cosiddetta “zona omogenea”, con ben 13 giorni di sforamenti non consencutivi nel distretto e nei comuni vicini. Il bollettino sulla qualità dell’aria dell’Arpat, nella giornata del 26 gennaio, ha fotografato valori ben superiori ai limiti previsti, persino doppi rispetto a quelli fissati dalle normative: nella centralina di via Ferrucci le Pm10 hanno toccato quota 100 microgrammi al metro cubo, mentre in via Roma addirittura 109 (il limite è 50 microgrammi al metro cubo, ndr).
A partire dal 15esimo giorno di sforamenti, e dunque da questo fine settimana potrebbero quindi scattare le prime misure restrittive, con un’ordinanza condivisa tra i Comuni di Prato, Poggio a Caiano, Agliana, Montemurlo, Montale e Quarrata.
“Si tratta degli accorgimenti di base – spiega il sindaco del Comune di Montemurlo Mauro Lorenzini – ovvero quelli relativi al riscaldamento e agli abbruciamenti. Ci stiamo muovendo tutti insieme in un’ottica di collaborazione e sinergia”.
Qualora gli sforamenti dovessero ripetersi, subentreranno misure restrittive aggiuntive sul fronte del traffico.
Sulla vicenda smog interviene anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Prato Filippo Alessi, che chiede ai cittadini di prestare attenzione. “In un’ottica di medio periodo – aggiunge Alessi – servirebbe però un cambio di passo. Rivedere le abitudini quotidiane, limitando al massimo l’uso dell’auto e utilizzando altri mezzi per le brevi distanze”.
G.G