Montemurlo e Montale verso il comune unico: il primo passo è il progetto sui due centri cittadini


M più M = progetto di riqualificazione urbana. E’ questa l’ equazione che potrebbe portare i due comuni di Montemurlo e Montale, ossia le due M di cui stiamo parlando, a dare nuovo impulso ai propri centri cittadini con nuove strutture sociali ed economiche. Le due amministrazioni comunali hanno infatti elaborato insieme il progetto dal titolo “M+M,Montemurlo più Montale” che punta ad ottenere i finanziamenti da un bando europeo. Per Montemurlo vorrebbe dire avere a disposizione 6 milioni e 500mila euro, dei 9 e 700mila previsti dal progetto elaborato, da investire nella riqualificazione di spazi dedicati alla socialità e ai servizi al cittadino: in gioco c’è il recupero della scuola di Novello come “casa dell’economia” per la formazione professionale dei giovani, la costruzione di una nuova scuola materna in località Morecci secondo i principi della bioarchitettura e di un anfiteatro all’aperto nel lato ovest dell’area interessata dall’intervento. Montale, con i suoi 3 milioni e 200mila, opererebbe la ristrutturazione dell’asilo nido e la riqualificazione della sua area commerciale, realizzerebbe sportelli informativi nella fascia della Badia di San Salvatore in Agna. “E’ un progetto ambizioso” riferisce Mauro Lorenzini, sindaco di Montemurlo “ma importante per offrire servizi ai cittadini e aprire nuove prospettive nei rapporti con Montale”. Se il progetto verrà selezionato – entro la fine del 2016 si dovrebbe sapere qualcosa – l’80% dei costi sarebbe a carico della Regione, mentre il restante 20% peserebbe comunque sui due comuni, che, a detta dei due sindaci Lorenzini e Betti, saprebbero da dove prelevare i soldi necessari: Montale dalla contrazione di mutui, Montemurlo dal rilascio di permessi e dallo sviluppo economico delle stesse aree che grazie al progetto, come detto, riceverebbero nuovo impulso. Con questa collaborazione, i due comuni vicini sembrano aver messo un primo mattone per la costruzione di un rapporto molto più strutturato: si parla di superamento della gestione amministrativa separata di Montemurlo e Montale, di superamento dalla divisione che il confine naturale del torrente Agna che scorre tra i due agglomerati urbani ha creato a partire dal Medioevo. E, non a caso, il progetto presentato alla Regione dalle due M, prevede anche l’unione delle due sponde di quel torrente tramite un ponte all’interno di una pista ciclo-pedonale che da Montemurlo porterebbe a Montale e viceversa. “Dietro al discorso sociale ed economico di questo progetto, c’è sicuramente anche un discorso politico” commenta Ferdinando Betti, sindaco di Montale “la discussione avverrà in un futuro immediato e riguarda la fusione delle piccole entità territoriali: Montale e Montemurlo possono pensare a formare un comune unico”.