«Montemurlo è disponibile a sperimentare nuove tecnologie, come i droni dotati di sensori, che possono rivelarsi strumenti veloci e precisi per il monitoraggio della qualità dell’aria nei centri urbani». Come aveva preannunciato qualche giorno fa, il sindaco del Comune di Montemurlo, Mauro Lorenzini, ha inoltrato una formale richiesta all’assessore all’ambiente della Regione Toscana, Federica Fratoni, per l’installazione di una centralina di rilevamento dell’inquinamento sul territorio. Un‘ istanza alla quale Lorenzini aggiunge anche la disponibilità del proprio Comune a testare sul campo i droni, l’ultima avanguardia del telerilevamento delle polveri sottili.
Secondo gli esperti, infatti, i droni, dotati di sensori e campionatori, possono registrare e quantificare la presenza di questi dannosi inquinanti nell’aria. I droni potrebbero, così, affiancare le centraline urbane, offrendo un quadro più esaustivo alle autorità ambientali e sanitarie.
Vista la sua vicinanza all’inceneritore di Montale, Montemurlo è classificato dalla Regione nell’elenco dei Comuni considerati “critici” per la qualità dell’aria: «Crediamo che sia importante verificare la correlazione dei dati delle centraline di Montale e di Prato con quelli rilevati effettivamente a Montemurlo. – spiega il sindaco Lorenzini – I rilevamenti della centralina di Montale potrebbero scostarsi dai risultati mediamente emessi nel nostro territorio. La posizione della stazione di rilevamento in località Stazione a Montale, infatti, non è indicativa del tratto di territorio che si trova più a nord, verso Montemurlo centro eche rappresenta i due terzi del Comune».
Per l’amministrazione, dunque, è importante avere una rilevazione della qualità dell’aria che sia il più possibile completa e omogenea e che fornisca un quadro dettagliato zona per zona: «In questo modo avremmo maggiore consapevolezza delle azioni da intraprendere per ridurre le emissioni inquinanti. – aggiunge il sindaco Lorenzini – Partendo da questa considerazione abbiamo suggerito alla Regione di voler sperimentare proprio a Montemurlo i droni, pur consapevoli che si tratta di una nuova tecnologia che andrà testata e verificata con cura. Sarebbe interessante elaborare un progetto che potrebbe coinvolgere l’Università, il Cnr, l’Arpat».
Come si ricorderà, nel luglio 2013 Montemurlo – con Prato, Poggio a Caiano, l’Arpat e la Provincia – aveva stipulato un accordo per l’utilizzo del laboratorio di rilevazione mobile. Purtroppo, con il depotenziamento delle provincie ed il passaggio delle competenze alla Regione, anche l’accordo è venuto meno e la centralina non è mai arrivata.
Intanto, è stata fissata per il prossimo 25 gennaio la riunione collegiale, sollecitata dal sindaco Lorenzini, alla quale prenderanno parte i primi cittadini di Prato e provincia, di Pistoia, Agliana, Quarrata e Montale: «L’aria non ha confini e se vogliamo ottenere risultati significativi nella riduzione delle polveri sottili dobbiamo adottare politiche e provvedimenti comuni e omogenei. Un primo passo che dovrà portare a una serie di scelte e infrastrutture a servizio di una “mobilità sostenibile” nella piana, come il potenziamento della frequenza delle corse del treno alle stazioni di Montale e Borgonuovo a Prato. Su questo punto abbiamo già chiesto, con i sindaci di Prato, Montale e Agliana, uno specifico incontro all’assessore alla mobilità, Vincenzo Ceccarelli».