“Settantanove metri cubi di acqua consumati e bolletta di 337,85 euro da pagare. A Prato l’acqua è più cara del vino per gli utenti ma Publiacqua può permettersi di avere una rete idrica gruviera con perdite che vanno avanti per mesi senza che nessuno ne risponda”, a dichiararlo è Pasquale Petrella responsabile provinciale Prato di Scelta civica – Cittadini per l’Italia. “La moltiplicazione di segnalazioni di perdite non riparate lungo le strade di Prato sono il chiaro segnale dell’inadeguatezza del management di Publiacqua e la bolletta del povero cittadino la triste conseguenza. Quella segnalatomi, dei 337 euro da pagere, ha messo in ginocchio una famiglia che abita in centro a Prato – continua Petrella – A Prato e in Toscana paghiamo le bollette dell’acqua più alte d’Italia ma come gestione della rete idrica siamo al livello siciliano. Faremo anche a Prato la fine di Messina? Chi controlla le tariffe di Publiacqua? Come è possibile pagare oltre 4 euro un metro cubo di acqua e vedere tanto spreco per strada?”.
“Nei giorni scorso è emerso che le tubature di molte città toscane hanno un rischio amianto molto alto. Qual è la situazione a Prato su questo fronte? Publiacqua sta cambiando le tubature o si preoccupa solo di incassare le esose bollette?” conclude Petrella.
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