“Una legge-pacco, un regalo avvelenato che la Regione piazza sotto l’albero di Natale dei toscani a cui si prospettano tagli di servizio sanitario anziché tagli d’apparato e, nell’attuale Asl 4 di Prato, già si prevedono riduzioni nei servizi ospedalieri con la scusa di abbattere le duplicazioni. Insomma: la riforma del sistema-salute voluta da Rossi, Saccardi e Pd tutto è una legge nata male e scritta peggio, ed è giusto che i cittadini conoscano cosa li aspetta”. A puntare il dito è il gruppo Forza Italia, che intende dare il via all’operazione verità del partito sulla legge di riforma della sanità toscana. A scendere in campo sono il coordinatore regionale e capogruppo di Forza Italia in Regione Stefano Mugnai e il coordinatore provinciale degli azzurri pratesi Erica Mazzetti.
“La riforma – racconta Mugnai – è stata approvata dal consiglio regionale, da una maggioranza in assetto muscolare che ha frustrato la volontà dell’opposizione di discutere nel merito della legge, stralciandone 56 articoli su 151 pur di approvarla sufficientemente in fretta da evitare il referendum abrogativo chiesto dai cittadini e di fare le vacanze di Natale”.
“Tutte motivazioni assai nobili – ironizzano Mugnai e Mazzetti – non c’è che dire, ed è su queste basi che adesso si preparano i riverberi territoriali”. Secondo i due esponenti di Forza Italia è mancato un “confronto serio con gli operatori e con le realtà territoriali, abbiamo assistito a dichiarazioni di ‘esuberi’ di personale quando già oggi gli organici sono ridotti all’osso. E invece restano in piedi carrozzoni come le società della salute. I direttori generali vengono diminuiti, vero, ma si creano altre figure come l’ibrido dei direttori di programmazione”.
Un panorama poco confortante che, attacca Forza Italia, rischia di portare l’area pratese alla deriva. “Completa assenza di strutture sanitarie e di punti primo soccorso nel territorio cittadino e provinciale, mancanza di posti letto nel nuovo ospedale, assenza di strutture ospedaliere per le degenze ‘ospedali di comunità’, pronto soccorso non sufficiente sia per dimensioni che per mancanza di personale soprattutto la notte, mancanza di continuità assistenziale sia la notte che il fine settimana. Insomma – concludono – le cose non vanno”.
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