Riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020. E’ questo l’obiettivo del Paes, il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, di cui si è dotata l’amministrazione pratese. Si tratta di un documento di pianificazione e programmazione delle politiche per la riduzione dei gas clima-alteranti. Uno strumento attuativo del Patto dei Sindaci, che Prato ha siglato nell’aprile del 2014, un’iniziativa per cui paesi, regioni e città si impegnano volontariamente a ridurre le proprie emissioni di Co2, facendo rete con i vari soggetti del territorio.
“Inizia la stagione della grande pianificazione della nostra città. Prato è una tra le poche realtà a dotarsi comtemporaneamente di un Paes e di un Pums (piano urbano per la mobilità sostenibile) – ha affermato l’assessore all’Ambiente Filippo Alessi -. L’obiettivo è quello di far diventare la nostra città più contemporanea, attraente, ecologica, sostenibile ed intelligente nell’uso delle risorse che ha a disposizione. Uno strumento che vede protagoniste non solo le istituzioni, ma anche e soprattutto i cittadini, che potranno così contribuire a creare una Prato in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica e dove di conseguenza si riesce a vivere meglio. Il settore industriale, e a seguire quello residenziale, sono gli ambiti principali sui quali focalizzeremo la nostra attenzione”.
Sono 12 i partner che aderiscono al Paes: Asm, Cap Autolinee, Epp, Estra, Gilda, Publies, Comune di Prato, Prato Sostenibile 2.0, Interporto, Fondazione Metastasio, Camera di Commercio, Unione Industriale, Privati. Si tratta di un progetto aperto ad accogliere nuovi partner e progetti, sia pubblici che privati. Ognuno infatti può fare la sua parte, soggetti pubblici e privati, individui singoli o gruppi organizzati.
Il piano sarà monitorato costantemente ogni due anni.
Le emissioni complessive a Prato registrate nel 2009 sono state oltre 960 mila tonnellate di Co2 e riguardano pricipalmente emissioni nei settori residenziale, terziario e industriale, trasporti e consumi dell’ente. Aderendo al Patto dei Sindaci, il Comune di Prato si propone di arrivare nel 2020 ad una riduzione almeno del 20% delle emissioni rispetto al 2009, arrivando così a 700 mila tonnellate di Co2.
Entro il 2030 gli obiettivi sono:
– 40% emissioni di gas a effetto serra
+ 27% rinnovabili sui consumi finali di energia
+ 27% efficienza energetica
Sono 90 le azioni individuate per ciascuna delle quali è stato calcolato il relativo contributo in termini di riduzione dei consumi energetici e di conseguenza di Co2. Ogni scheda è suddivisa in sette macrosettori: risparmio energetico, produzione da Fer (fonti energetiche rinnovabili), altri interventi di riduzione, città smart, regolamenti e piani, progetti speciali, mobilità.
Gli ambiti di intervento del piano sono: energia rinnovabile, edifici privati, rifiuti, processi produttivi, mobilità ed edifici pubblici.
L’efficacia del PAES si gioca sulla combinazione di tre condizioni: interventi sui settori più emissivi; interventi con le tecnologie più facilmente disponibili; miglioramento della qualità della vita.