La Bcc Area pratese entra in ChiantiBanca e dà vita, insieme alla “consorella” Banca di Pistoia, al principale istituto di Credito Cooperativo della Toscana. Ieri infatti, come annuncia un comunicato congiunto dei tre istituti, i tre consigli di amministrazione hanno approvato un progetto di fusione per incorporazione in ChiantiBanca di Bcc Pistoia e Bcc Area Pratese. L’ingresso dell’Istituto che ha sede a Carmignano fa seguito, dopo solo dieci giorni, al piano analogo di fusione della stessa Bcc Pistoia in ChiantiBanca. L’operazione, perché diventi effettiva, dovrà passare il vaglio della Banca d’Italia ed essere poi approvata dalle rispettive assemblee dei soci.
“La nuova banca risultante dalla fusione – spiega il comunicato – potrà essere, quanto a dimensioni, il primo credito cooperativo in Toscana e la terza Bcc in Italia, e avrà un patrimonio complessivo di 310 mln di euro, una raccolta di circa 3,5 miliardi e impieghi alla clientela per 2,6 miliardi. Il nuovo soggetto avrà una base di oltre 100.000 clienti e quasi 25.000 soci e potrà operare nelle province di Siena, Firenze, Arezzo, Pistoia, Prato e Pisa con una rete di oltre 50 filiali ed agenzie distribuite in 26 comuni”.
Il grande “risiko” toscano delle fusioni tra banche di credito cooperativo, avviato a seguito del progetto di autoriforma varato dalla Federazione nazionale su sollecitazione del Governo Renzi, ha ora un nuovo fondamentale tassello. Solo pochi giorni fa era stata data notizia (leggi l’articolo) della fusione della Banca di Pescia nella Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese.
Ora il primo passaggio sarà, come dicevamo, l’invito alla Banca d’Italia delle richieste per l’avvio del relativo iter autorizzativo; le assemblee dei soci saranno chiamate a deliberare la fusione – che solo a quel punto diventerà effettiva – nella primavera 2016.
“Allargare i propri confini significa – spiega il comunicato – conseguire la solidità necessaria ad operare nel credito, offrendo sostegno alle famiglie, alle imprese, alle associazioni del territorio”.
Il Piano Industriale di fusione prevede anche investimenti in tecnologia (atm evoluti, web-app, nuovo internet banking, ecc) e l’ammodernamento delle filiali per circa 10 milioni di euro nel periodo 2016 – 2018. Per i soci, pronto un pacchetto di vantaggi concreti ed esclusivi cui si affianca ChiantiMutua, una realtà già solida (con oltre 7000 soci e 400 strutture convenzionate) che offre accesso agevolato ai servizi socio-sanitari.
Negli ambienti della Banca Area pratese, dopo i significativi risultati dell’ultimo esercizio e della semestrale (leggi l’articolo), non si nasconde la soddisfazione per questa operazione che proietta il territorio pratese nel principale istituto bancario di credito cooperativo della regione con una importante possibilità di ampliamento degli investimenti su Prato e Provincia.