“Nei confronti di Prato stiamo assistendo a un comportamento schizofrenico da parte del Pd: da una parte si premia la persona del sindaco, nominato presidente Anci Toscana, dall’altra si penalizza la città a tutto campo con l’accorpamento della Prefettura a quella di Pistoia, i tagli alla sanità e i 23 sorvoli all’ora sulla città previsti dalla nuova pista”. È l’accusa di Rita Pieri, capogruppo di Forza Italia, che assieme agli altri partiti di opposizione in consiglio comunale, ha preso posizione sulle ultime vicende di attualità e ha presentato un ordine del giorno sulla questione del rinnovo delle cariche di Consiag. A breve è previsto il rinnovo delle cariche sociali e come annunciato a Tv Prato dal vicesindaco Faggi, l’intenzione del Comune è quella di confermare gli attuali vertici, nonostante il rinvio a giudizio del presidente Baggiani e di altri dirigenti del gruppo Estra con l’accusa di turbativa d’asta e abuso di posizione dominante, nella vicenda legata al bando indetto dal Comune di Prato nel 2010 relativo alla gara del gas.
Nell’ordine del giorno dell’opposizione si ricorda come nel processo in questione il sindaco Biffoni, nella costituzione di parte civile del Comune, abbia chiesto la condanna e il risarcimento danni a carico di Luciano Baggiani, il presidente uscente di Consiag, lo stesso che adesso si vorrebbe riconfermare. Il documento – firmato da Prato con Cenni, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Aldo Milone, e i consiglieri indipendenti Emanuele Berselli e Marilena Garnier – chiede alla giunta di opporsi alla riconferma dei dirigenti “per aver tentato di ostacolare la gara del gas, provocando un danno al Comune e ai cittadini pratesi”.
“Anch’io mi ritengo garantista ma nella misura in cui non gestisco in patrimonio pubblico – afferma la consigliera Marilena Garnier -. In questi casi ci dovrebbe essere maggiore cautela da parte di chi fa le nomine e un’attenta valutazione dell’idoneità dei soggetti a ricoprire certi ruoli. Se i sindaci sostengono che Consiag ha lavorato bene, ben venga. Tuttavia l’utile dell’azienda non lo fa soltanto il cda ma anche i dipendenti e le maestranze, verso cui è doveroso avere rispetto. Credo che si possa trovare a Prato un altro soggetto che ricopra con merito questa carica”.
I consiglieri di opposizione esprimono inoltre preoccupazione sugli effetti della nuova pista di Peretola e sull’accorpamento alla Prefettura di Prato con quella di Pistoia. “I problemi di sicurezza sono eclatanti – afferma l’ex sindaco Roberto Cenni -. Ci sono stati mille tavoli e i risultati sono questi, che si aggiungono ai problemi della sanità e del nuovo ospedale, alla perdita della Motorizzazione, del 118, alla questione Metastasio. Chi governa la città non si rende conto della gravità di tutto ciò. E più si spolpa Prato della sua posizione e della sua identità, e maggiormente il sindaco viene premiato”.
“Alla fine dello scorso anno – aggiunge Aldo Milone – il Governo ha chiuso dieci uffici provinciali del Tesoro di tutta Italia e Prato è stata nominata. Adesso si tratta di accorpare 20 Prefetture in tutta Italia (soltanto due in Toscana) e Prato è stata nominata, addirittura per passare sotto Pistoia. Non ne possiamo più di queste nomination e meno male che quello di Renzi era un Governo amico, altrimenti al posto degli aerei su Prato sarebbero passati i cacciabombardieri” ironizza il consigliere di Prato Libera & Sicura.
Sulla questione aeroporto il Movimento 5 Stelle chiederà di partecipare con i propri rappresentanti, in qualità di uditori, all’incontro tra i sindaci della Piana e i tecnici in programma il prossimo 2 ottobre a Prato. In quell’occasione saranno passati in rassegna gli studi ambientali e la valutazione di impatto sanitario presentate al Ministero dell’Ambiente. I partiti di opposizione stanno pensando di chiedere anche un altro consiglio comunale aperto per consentire un’audizione pubblica su un tema così delicato.
D.Z.
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