Ancora alta tensione in via Braga a Vaiano per la difficile convivenza tra un 40enne marocchino e i vicini di casa. Stamani sono dovuti intervenire nuovamente i carabinieri e anche il sindaco Primo Bosi per calmare gli animi, a seguito dell’ennesima lite, iniziata tra il cittadino marocchino ed un altro residente, spalleggiato in strada da una decina di persone esasperate. Non c’è stato nessun contatto fisico e l’intervento dei militari è servito a placare gli animi.
Il 40enne marocchino, che ha precedenti penali, in passato più volte ha dato in escandescenza, fino all’episodio che ha destato maggiore allarme lo scorso dicembre: dopo un alterco con i vicini, nell’accompagnare i figli alla scuola Bartolini di Vaiano, ha urlato di essere un membro dell’Isis e che si sarebbe fatto saltare in aria (leggi l’articolo).
In quella circostanza, avvenuta poco dopo l’attentato di Parigi al quotidiano satirico Charlie Hebdo, l’uomo fu bloccato dai carabinieri e ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Santo Stefano. Le indagini dei militari avevano escluso legami con gruppi terroristici, ma hanno permesso di dimostrare che il 40enne, fin dal 2008, si era reso responsabile di ripetuti atti persecutori nei confronti dei propri vicini di casa. Per questo, a febbraio il Tribunale aveva disposto gli arresti domiciliari, una misura che non è stata a quanto pare risolutiva.
“Conosco bene le persone che abitano in via Braga: alcune di loro hanno fatto del volontariato e della solidarietà una bandiera di vita e so che sono tutto fuorchè razziste. Per questo sono doppiamente amareggiato e preoccupato – dice il sindaco Primo Bosi –. Abbiamo ben presente il problema e siamo in costante contatto con i carabinieri per tenere sotto controllo la situazione”.