11 Agosto 2015

Immigrazione, Biffoni: “Tema complesso, basta slogan”


“Mi permetto di insistere e ribadisco che il tema dell’immigrazione e dei profughi è difficile e complesso e quindi non va affrontato con gli slogan, come stanno facendo alcuni politici”: in questo modo con l’ANSA, il sindaco di Prato e delegato Anci all’Immigrazione, Matteo Biffoni, apre l’ennesima disamina sulla nuova stagione di sbarchi nel nostro Paese. “Ad esempio la posizione del M5S è ambivalente, nel senso che non si capisce bene e credo che ancora non abbiano deciso dove stare”, spiega il primo cittadino dem. “La posizione di Zaia, poi, è astuta e allo stesso tempo politicamente semplice, ma intanto in quella Regione i profughi continuano ad arrivare. Per non parlare del leader della Lega Nord Salvini che fa campagna elettorale”. Ma più in generale, osserva ancora Biffoni, “quanto succede a Calais, al confine spagnolo, in Grecia o a Ventimiglia è un problema di tutti, quindi se Dio vuole dovrà essere risolto in maniera diversa, naturalmente anche col sostegno dell’Ue. L’accoglienza – sottolinea – va fatta e va gestita, perché siamo un grande Paese: tutto ciò può essere fatto in maniera dignitoso, salvaguardando i territori; al contrario, se lasciata
al caso e ai Prefetti finisce che tutto si complica, magari, ripeto, dando la stura a qualcuno di trattare il tema per mera campagna elettorale. Al contrario – osserva ancora Biffoni – ho trovato ‘potenti’ le parole di Papa Francesco.”
Un’accoglienza efficace, riassume Biffoni, può essere fatta in due modi: “con 1, 2 o anche 3 hub regionali, magari realizzati presso le caserme dismesse, da dove poi smistare i migranti, modalità che già a suo tempo l’Anci aveva sposato; oppure, come è stato fatto in Toscana, con la
distribuzione di piccoli gruppi sul territorio. E a proposito di questo aspetto ribadisco che per forza di cose tutte le comunità devono fare la propria parte”. Il primo cittadino e delegato Anci aggiunge che “non è così complesso trasferire 10 o 15 migranti in un paesino di 3mila abitanti”, ma per fare ciò al meglio “e per evitare un impatto duro sui territori sarebbe bene utilizzare degli operatori specializzati in grado di interfacciarsi al meglio, capaci anche di sanzionare comportamenti scorretti. E se c’è carenza di queste figure bisognerebbe quanto prima avviare corsi di formazione ad hoc. Solo così si crea una rete sociale, come del resto è stato fatto in Toscana, dove il sistema di accoglienza funziona perché ci sono una rete e una cornice di regole, fondamentale per la convivenza nel territorio”. Altra richiesta cara all’Associazione dei Comuni e che il primo cittadino di Prato ribadisce irguarda le Commissioni per le valutazioni dell’asilo: “torniamo a chiedere che queste siano messe nelle condizioni di operare con la massima velocità, anche per favorire in tempi più brevi possibili l’inserimento degli aventi diritto nel sistema Sprar”. L’accoglienza dei migranti “è difficile – conclude Biffoni – certamente non si mette in piedi in poco tempo, ma è chiaro che non si risolve con gli slogan”.

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