Sono cominciati i lavori per il completamento della cassa d’espansione sul torrente Furba. Sarà così portato a compimento l’intervento con cui negli anni scorsi è stata realizzata una cinta idraulica a protezione dell’abitato di Poggetto. L’obiettivo, ridurre il rischio di fenomeni di esondazione o allagamento nelle zone vicine al torrente.
Grazie all’intervento in corso, la cassa d’espansione raggiungerà una capacità di 84mila metri cubi. Sono previsti poi la realizzazione di un’opera di sfioro e di manufatti per lo scarico e la restituzione delle acque e lavori di sistemazione, ringrosso arginale e risagomatura dell’alveo del torrente. La cassa sarà suddivisa in due settori, separati da un argine in terra, all’interno dei quali verranno posti dei manufatti in cemento armato e una scogliera con griglie e portelle in corrispondenza dell’immissione nel torrente Furba. Tutta l’opera è pensata per aumentare la sicurezza in caso di piene sia della Furba, che dell’Ombrone, tamponandone gli effetti di rigurgito.
Particolarmente importante anche l’intervento di ricavatura dell’alveo – già in fase avanzata allo stato attuale dei lavori e ben visibile a chiunque si avvicini al torrente -, che ha permesso di eliminare una consistente quantità di depositi che si erano accumulati nel corso degli anni, abbassando il letto del torrente di circa 50 centimetri e aumentandone, quindi, la capacità in caso di piena. L’intervento, che tra l’altro consente una migliore fruibilità delle sponde, ha permesso sia di riportare alla luce le vecchie specchiature in cemento poste a protezione degli argini e da tempo ricoperte dai materiali che vi si erano depositati, che di aumentare sensibilmente la luce sotto il ponte posto sulla strada regionale 66, con notevole aumento della sicurezza per la strada stessa.
Il costo dell’opera, che sarà completata la prossima primavera, ammonta a circa 650mila euro, interamente finanziati dalla Regione Toscana.