19 Agosto 2015

Afide del cipresso, l’allarme di Berselli: “Il Comune si attivi per salvaguardare gli alberi”


Il consigliere indipendente Emanuele Berselli ha presentato una mozione con la quale chiede l’impegno dell’amministrazione comunale per contrastare il proliferare dell’afide dei cipressi, il parassita che sta facendo seccare alberi divenuti patrimonio del paesaggio toscano. “Sono ormai migliaia i cipressi toscani che da sempre-verdi diventano color ruggine rosso-scuro, e rapidamente si seccano, inaridiscono come se fossero stati colpiti da vicino dal calore del fuoco. Il fenomeno si sta diffondendo anche nell’ambito del territorio comunale di Prato e in tutta la provincia pratese ma quasi nessuno ne parla – scrive Berselli – Il paesaggio toscano rischia di cambiare profondamente perché poi, una volta che la malattia ha aggredito le piante, queste si seccano e muoiono. Da mesi è in atto una epidemia di afidi che sta interessando un po’ tutte le province della toscana. Un fenomeno molto più consistente e grave di quello registrato dodici anni fa e anche dell’epidemia del 1986″.

Nella mozione, Berselli chiede che il fenomeno sia monitorato con la massima urgenza ed attenzione, e che al fine di contenere in maniera efficace l’epidemia si arrivi a un “Protocollo di interventi, unico, rapido e condiviso, tra il Comune di Prato, gli enti locali dell’aera pratese e della piana, le università toscane e il servizio fitosanitario della Regione”.

Il consigliere comunale ha accompagnato la propria mozione la con una nota in cui si descrivono gli effetti mortali dell’afide del cipresso, le teorie che provano a spiegare la proliferazione di questi insetti e un particolare tipo di trattamento fitosanitario a base di endoterapici, delle vere e proprie flebo iniettate nel tronco degli alberi adottato in al alcune regioni del Nord allo scopo di debellare l’afide.