Immancabile l’appuntamento del Festival delle Colline alla Chiesa di Bonistallo di Poggio a Caiano. Ad aleggiare nell’incantevole portico, mercoledì 22 luglio (ore 21 – biglietto 5 euro) saranno le note del pianista fiorentino Alessandro Galati e del suo progetto “G plays G” dedicato a George Gershwin. Dal repertorio del compositore americano, Galati distilla capisaldi come “Someone To Watch Over Me”, “I Love You, Porgy”, le immancabili “Summertime” e “The Man I Love” aggiungendo un pugno di brani propri, alcuni dei quali ispirati all’epopea gershwiniana. Tracce pubblicate nell’album “G plays G”, in cui ritroviamo la sintesi di blues, musica europea e jazz con cui George Gershwin incantò le due sponde dell’oceano. Del resto, come rispose Ravel al trentenne compositore americano in cerca di consigli: “Perché volete diventare un Ravel di seconda mano, quando siete già un Gershwin di prim’ordine?”. Nell’occasione Alessandro Galati lascia in secondo piano la propria indole jazz, privilegiando la melodia e il piglio creativo di uno dei massimi autori americani del ‘900. Dai primi anni ’90 Alessandro Galati svolge regolare attività concertistica in Italia e all’estero, sia come solista sia in importanti formazioni al fianco, tra gli altri, di Mike Mainieri, Arild Andersen, David Murray, Steve Lacy, Lee Konitz, Steve Grossman, Peter Erskine, Dave Liebman, Palle Danielsson, Bob Sheppard, John Patitucci, Kenny Wheeler, Enrico Rava, Paolo Fresu. Tra le esperienze recenti spiccano il tour in Messico e in Giappone in piano solo, e in Cina, Hong Kong e Macao con il suo trio. Il recente album “Seals” registrato con il suo trio è stato eletto “best instrumental jazz album of the world 2014” dalla rivista giapponese “Jazz Critique” mentre “Jazzit” lo ha inserito nella top 100 dell’anno. Alessandro Galati affianca all’attività concertistica un costante impegno in ambito didattico, soprattutto nella formazione di giovani musicisti jazz. La collaborazione con la Rai e le sue prestigiose registrazioni effettuate con le più grandi case discografiche, confermano il suo talento di grande musicista oltre i confini del jazz.
E’ possibile prenotare i biglietti (5 euro) al numero 0574.531828 o via mail a i.aiazzi@centropecci.it e ritirarli la sera stessa degli spettacoli, senza aggravio di spesa. La trentaseiesima edizione del Festival delle Colline è organizzata dal Comune di Poggio a Caiano e Regione Toscana in collaborazione con i Comuni di Prato, Carmignano, Montemurlo e Vaiano. Con il contributo di Estra S.p.A Prato, A.S.M S.p.A. Prato, Consiag S.p.A. Prato, Publiacqua e Furpile Idea. Direzione artistica di Silvia Bacci per Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci.
PROSSIMI APPUNTAMENTI – “Siamo tutti bellissimi” è il filo rosso che segna i sette appuntamenti del Festival delle Colline 2015. Il titolo, scelto dalla direttrice artistica Silvia Bacci, è un voluto richiamo all’identità della kermesse, che ancora un volta sceglie di accostare nomi noti e talenti misconosciuti della musica e delle arti (Bombino, Esperanza Spalding, Ramin Bahrami, Fatoumata Diawara, Tigran Hamasyan… per citare alcuni big transitati dal Festival in tempi non sospetti). La rassegna continua venerdì 24 luglio al Parco del Bargo di Poggio a Caiano (ingresso libero): dalla sempre prolifica Charlottesville arrivano il jazz, il folk e il blues di Morwenna Lasko & Jay Pun. Martedì 28 luglio in Piazza della Badia a Vaiano (ingresso libero) spazio al violoncello ribelle di Rebecca Roundman: il suo Dirty Cello è un approccio inedito e iconoclasta a standard blues e musica folk. E sul filo del cross-over naviga anche la chitarra di Frankie Chavez, surfer portoghese e artista giramondo. A lui il compito di chiudere il Festival delle Colline 2015, mercoledì 29 luglio alla Rocca di Carmignano (biglietto 5 euro).