Il personale di Asm è entrato in azione quando molti ancora dormivano. Tute e mascherine indossate per cospargere l’area interessata con i prodotti autorizzati dal Ministero della Salute e colpire così le zanzare, il vettore della malattia.
Sono iniziate all’alba, come previsto, le operazioni di disinfestazione della zona che va da via Bernardo Segni a via Papa Giovanni XXIII, tra la Pietà e la Sacra Famiglia: è in quella porzione di città che si è infatti registrato – giorni fa – un nuovo caso di febbre di Dengue, malattia infettiva tropicale. Ad essere colpito, stavolta, un uomo adulto, residente in città e di ritorno da un viaggio di lavoro all’estero, per la precisione dallo Sri Lanka. L’uomo non è grave ma è adesso in isolamento fiduciario all’interno della propria abitazione.
I primi due casi di febbre di Dengue si erano registrati nel settembre del 2014: il primo in via Firenze, il secondo a Iolo quando ad essere colpita era stata una suora. A distanza di quasi dieci mesi dall’ultimo episodio, si ripete quindi la procedura, da protocollo, per impedire la diffusione dell’infezione. Questa mattina alle 6 e in serata, la zona è stata quindi circoscritta e disinfestata dai tecnici di Asm, dell’Asl e dagli agenti della Polizia municipale. A supporto, la Protezione civile che prima del passaggio ha informato la cittadinanza – già allertata tramite volantini – grazie all’impiego di un megafono.
Gli operatori interverranno due volte al giorno, negli stessi orari di oggi – alle 6 e alle 18 circa – anche nella giornata di domani, mentre per lunedì è previsto un passaggio alle 6. Ogni procedura dura circa un’ora, per cui sono previste al solito deviazioni al traffico. Verrà infatti chiuso un tratto di viale Borgo Valsugana all’altezza della Sacra Famiglia mentre i flussi dei residenti in viale Borgo Valsugana verranno gestiti direttamente dagli agenti sul posto.
Da ricordare, infine, pochi semplici accorgimenti: tenere porte e finestre chiuse durante il passaggio e nelle ore immediatamente successive, ritirare la biancheria stesa all’esterno e coprire gli orti privati.
G.G