La Regione Toscana ha liquidato la prima tranche del contributo straordinario di solidarietà, indirizzato a tutti i cittadini che abbiano presentato al Comune di Prato richiesta di accesso al contributo nei termini previsti dall’avviso pubblico scaduto lo scorso 15 giugno. In sostanza vengono liquidati ad ogni Comune gli importi corrispondenti al 60% del contributo di solidarietà in base alle richieste ricevute dai cittadini e verificate quali ammissibili a seguito degli eventi meteo dello scorso 5 marzo.
La decisione di dividere in due trance l’erogazione del contributo (60% e successivamente il 40% salvo conguaglio) è stata inevitabile dal momento che non tutti i Comuni interessati hanno rispettato i termini previsti dalla Regione per le rendicontazioni (30 giugno 2015).
La Regione Toscana ha concesso una proroga a questi enti locali fino al prossimo 30 settembre, poi provvederà a rimodulare gli importi spettanti a ciascun Comune e ad erogare i relativi saldi.
Le domande di accesso a questo contributo verificate “ammissibili” presentate nei termini dai cittadini di Prato sono state 65 (corrispondente al 4,822% del totale delle domande presentate in Toscana).
La Regione ha stabilito di liquidare al Comune di Prato l’importo complessivo di 86mila 796 euro che, a breve, provvederà ad erogare al nostro Comune.
Tale importo corrisponde al 60% dell’importo complessivo al momento stimato quale spettante al nostro Comune in base alle richieste di accesso pervenute. Salvo i conguagli che si renderanno necessari l’ammontare complessivo spettante al Comune di Prato per far fronte alle domande di contributo di solidarietà sarà di 144mila 660 euro.
Il Comune di Prato, tramite atto di Giunta, provvederà nei prossimi giorni a definire quali siano i parametri e gli adempimenti necessari al fine di poter provvedere successivamente ad erogare a ciascun cittadino richiedente l’importo contributivo.
Per chi non l’avesse ancora fatto è obbligatorio presentare al Comune l’attestazione definitiva del valore ISEE 2015 del nucleo familiare richiedente.
Verrà richiesto di produrre specifica documentazione attestante l’importo speso (e non soltanto preventivato) da ciascun richiedente per il ripristino dei danni subiti a seguito dell’evento dello scorso 5 marzo: tale documentazione potrà corrispondere a fatture di imprese esecutrici di lavori immobiliari, scontrini di acquisto ove siano specificati i materiali eccetera.
Il contributo spettante a ciascun nucleo familiare richiedente ed avente diritto non potrà in alcun caso essere superiore all’importo dal medesimo speso per il ripristino dei danni alle parti immobili della loro prima abitazione.
Nel caso di richiedenti aventi la loro prima abitazione all’interno di immobili condominiali e che abbiano riportato danni alle parti condominiali stesse, sarà richiesta la presentazione di una semplice attestazione rilasciata dall’amministratore condominiale nella quale sia specificato l’importo (pro-quota calcolato sui millesimi) corrisposto dal condomino -o messo a bilancio quale importo a lui spettante- per il ripristino della parte comune danneggiata.
Il fac-simile di tale dichiarazione verrà predisposto da questo servizio comunale e messo a disposizione direttamente in questa sezione del web già nei prossimi giorni.