Duemilacinquecento pagine con cui disegnare il futuro della Prato che verrà. Giornata di confronto politico serrato per l’approvazione del bilancio di previsione 2015/2017 e per l’ok al relativo Dup, il Documento unico di programmazione del Comune. Il bilancio ha incassato l’ok dell’assemblea nel pomeriggio: 19 i voti favorevoli e 12 i contrari. Diciotto, invece, i sì al Dup, 12 i consiglieri che hanno respinto le misure formulate dalla Giunta.
Ad aprire i lavori, il lungo intervento dell’assessore al Bilancio Monia Faltoni, che ha illustrato i contenuti dello strumento finanziario. Mantenimento dei servizi per i cittadini ma anche e soprattutto una politica fiscale che non ritocca le aliquote: questi i tratti essenziali del documento, che prevede 51 milioni di euro di investimenti in opere pubbliche per quest’anno, 104 nel triennio 2015/2017. Viabilità, impianti sportivi e cultura alcuni dei fronti su cui dirottare le risorse.
“Il nostro fiore all’occhiello – ha sottolineato l’assessore Faltoni – sono 17 milioni e 400mila euro che verranno convogliati sul capitolo dell’edilizia scolastica. Tra gli interventi che verranno finanziati, ad esempio, il completamento della scuola Don Bosco di Maliseti, la nuova palestra, il completamento della scuola di Casale, la nuova scuola primaria di Fontanelle e la scuola di Cafaggio”.
“Ci sono inoltre interventi importanti di ristrutturazione – ha aggiunto il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Lorenzo Rocchi -. Pensiamo a quello che faremo sull’area del Macrolotto Zero, non solo piazza dell’Immaginario ma come potremo cambiare, in generale, quell’area cittadina. E poi gli interventi in periferia, la risoluzione dell’annosa questione del Soccorso. Tutto questo è presente nel nostro bilancio e sarà davvero utile alla città”.
Tornando alla manovra varata dalla Giunta Biffoni, nessun aumento per Tari, addizionale Irpef – ferma allo 0,5 – e Cosap. Da segnalare, l’introduzione di nuove agevolazioni per famiglie e imprese: in particolare, la detrazione sulla Tasi di 60 euro per i proprietari di immobili con rendita fino a 849,99 euro, in presenza di almeno un figlio convivente di età inferiore a 27 anni; mentre per l’Imu, la riduzione dell’aliquota per gli immobili strumentali all’impresa, ovvero usati direttamente e non affittati.
Numeri che non piacciono comunque al M5S, che aveva presentato un emendamento per destinare ulteriori soldi alla ristrutturazione delle scuole ma che è stato bocciato dal PD.
“Le tasse – ha rimarcato la consigliera del Movimento, Silvia La Vita – sono rimaste invariate, tutte al massimo, nonostante l’assessore Faltoni sia andata a dire ai media che le tasse sono tutte ferme: per forza, sono già tutte al massimo, quindi non è possibile aumentarle. E poi è un bilancio previsionale che noi abbiamo definito di soppravvivenza. Dentro ci sono investimenti inevitabili, come l’adeguamento di scuole, piscine, strade: ci mancherebbe non fosse così. Però manca proprio una visione di futuro, di dove vogliamo portare questa città dopo la crisi del tessile”.
C’è anche un altro emendamento – oltre a quello avanzato dai Pentastellati – che ha incassato il ‘no’ dei democratici durante la discussione del bilancio previsionale: quello del gruppo Forza Italia e di Prato con Cenni. Al centro della proposta, la possibilità di sbloccare i quasi 5 milioni di euro accantonati nella gestione 2014: risorse che avrebbero dovuto coprire le spese legali in caso di sconfitta – ormai scongiurata – del Comune di Prato sulla sentenza Swap. Obiettivo, impiegare la cifra per abbassare la pressione fiscale.
“A noi sembra assurdo perché è una causa vinta – ha ribadito il consigliere di Forza Italia Alessandro Giugni -. Tenere ancora vincolati questi soldi mi sembra una scelta politica assurda, in un bilancio che tra l’altro tiene le tasse al massimo. Altra cosa che sinceramente mi ha terrorizzato, quando l’assessore Faltoni ha dichiarato che ‘le tasse saranno stabilizzate’. Ecco, le tasse saranno stabilizzate al massimo perché in questo bilancio l’imposizione fiscale è portata al massimo”.
Critico anche Aldo Milone del gruppo Prato Libera e Sicura, che non risparmia stoccate all’Amministrazione sul fronte della lotta all’evasione fiscale. Nel regolamento Tari è stata infatti introdotta una novità che consentirà di recuperare subito l’80% della tassa sui rifiuti per le aziende risultate non in regola durante i controlli. Sempre in tema di modifiche, il Consiglio di oggi ha inoltre accolto un emendamento targato Pd che individua nuovi sgravi per le start up e che proroga la scadenza per richiedere le agevolazioni dal 31 luglio al 15 settembre.
“La vera lotta all’evasione – ha affermato Milone – l’abbiamo fatta noi nella scorsa Giunta, istituendo un gruppo ad hoc presso la Polizia Municipale. Forse hanno dimenticato che l’anno scorso, grazie a questa formula, è entrata una prima tranche, che si aggira sui 550mila euro. Ne dovranno entrare altrettanti quest’anno e forse anche l’anno prossimo”.
Ma per il primo cittadino Matteo Biffoni, l’inversione di rotta è già cominciata e il futuro verso una città più vivibile e accogliente non appare più come una semplice utopia.
“Abbiamo fatto delle scelte non facili nello scorso bilancio – ha ricordato Biffoni -. Adesso la pressione fiscale complessivamente sta diminuendo. Sta calando perché ci sono meno persone che pagano e più esenzioni per chi è in difficoltà e per chi ha figli. Questo è il tipo di politica che abbiamo scelto di adottare: aiutare chi è in difficoltà”.
Giulia Ghizzani
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