Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha presentato alla Commissione europea – che ha manifestato interesse – un progetto per la Toscana
centrale, che prevede il potenziamento dell’aeroporto di Firenze e della tramvia fino a Prato, oltre alla realizzazione di un polmone verde in settemila ettari di terreni ancora non edificati, tra Firenze e Prato. Con i servizi della dg Politiche regionali vogliamo “capire come si può comporre all’interno dei finanziamenti Ue, la sistemazione di questo grande parco agricolo, il prolungamento della tramvia che abbiamo visto risolve i problemi di congestione del traffico, mettendoci anche quello che dovrà fare l’aeroporto di Firenze nel momento in cui andrà a costruire la nuova struttura”, spiega Rossi.
Alla Commissione europea sono “interessati a discutere dell’intervento complessivo” che prevede “l’integrazione di risorse da diversi fondi Ue” – evidenzia il governatore toscano, che aggiunge: “A Bruxelles torneremo a settembre, con un progetto davvero integrato, un progetto che qui hanno apprezzato per come lo abbiamo impostato. Torneremo dopo aver fatto un passaggio anche con il governo nazionale, al quale chiederemo un incontro con Dario Nardella e gli altri sindaci interessati, per avere certezza dei fondi già stanziati con lo Sblocca Italia”. Rossi sottolinea che alla Commissione europea “non è stato chiesto solo il finanziamento per la tramvia fino a Sesto Fiorentino, Campi e Prato, passando per le Piagge ma presentato un’idea di riqualificazione di tutto il parco della Piana da realizzarsi anche con i fondi dell’Unione”. In sostanza all’incontro con il direttore generale per la Politica regionale e Urbana della Commissione europea, Sluijters Willebrordus, il presidente della Toscana ha portato un pacchetto che interessa sì la tramvia, e quindi i trasporti insieme alla terza corsia dell’Autostrada e ai lavori per l’aeroporto di Peretola, ma che “riguarda anche il Parco della Piana, 7000 ettari, che è un parco agricolo ma dove – aggiunge Rossi – dovremo pensare e realizzare una pista ciclabile che unisca Firenze e Prato, occuparci del sito archeologico Gonfienti. Quindi anche tutte le opere di compensazione previste da Aeroporti Toscana”. Proprio questo insieme di idee, “messe in un unico progetto – conclude il presidente Rossi -, nel quale coinvolgere tutti i soggetti interessati, anche privati come Autostrade per l’Italia, è ciò che è piaciuto a Bruxelles. Una formula vincente che potrebbe essere finanziata con i Fondi dell’agricoltura, con quelli della mobilità con quelli dell’ambiente, in linea con l’idea di riqualificazione di tutta la Piana tra Firenze e Prato che il Consiglio regionale ha inserito nella delibera per l’aeroporto”.
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