C’è Palazzo comunale ma anche uffici decentrati, palestre e scuole. Il Comune rinnova il parco energetico dei propri immobili: sono infatti 116 gli edifici pubblici che entro un anno potranno contare su nuovi impianti grazie a un investimento, da parte di terzi, di 2 milioni di euro.
Tutto merito dell’appalto per la gestione del servizio che dal 1 giugno scorso vede al timone una raggruppamento di imprese: CPM Gestioni di Terni e DIDDI srl di Pistoia sono riuscite ad aggiudicarsi un contratto da 12 milioni di euro per un totale di 7 anni. Immediati i vantaggi per l’Amministrazione comunale.
“Con questa operazione – spiega l’assessore comunale all’Ambiente Filippo Alessi – l’Amministrazione potrà beneficiare di uno sconto del 9,2% sullo storico che pagava come bollette. Quindi circa 20mila euro all’anno, che in 7 anni di servizio fanno 1 milione e 400mila euro”.
Il gestore opererà su diversi fronti: dalla fornitura di gas metano e gasolio alle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti. Si occuperà poi dell’adeguamento normativo dei sistemi e degli interventi per rendere più moderne ed efficienti le strutture.
Entro la metà del 2016 verranno installate, in particolare, nuove caldaie a condensazione in oltre un terzo degli edifici comunali, attivati meccanismi di controllo centralizzato in tutti e 116 gli immobili e sostituiti gli infissi al nido “Arcobaleno”. In programma anche la realizzazione di 17 nuovi impianti, tra solare termico e fotovoltaico, collocati essenzialmente nelle scuole.
“E’ una strategia ambientale perché emettiamo meno Co2 – rimarca Alessi -. Allo stesso tempo, riqualifichiamo l’intero patrimonio comunale e infine investiamo una cifra importante, senza spendere soldi del Comune, che altrimenti l’Amministrazione non si sarebbe potuta permettere”.
Il riferimento, come già accennato, è al Finanziamento Tramite Terzi. L’intenzione è di riproprorre questa soluzione anche per gli impianti sportivi attualmente in gestione.
“E’ una formula vincente – conclude l’assessore Alessi – perché consente al Comune di intervenire su fronti importanti, far lavorare le imprese e soprattutto non prelevare soldi dalle casse comunali. Lega il guadagno alla qualità dell’intervento: senza la qualità il privato non guadagna e ci rimette. Anche i nostri impianti sportivi hanno bisogno di progetti per cui pensiamo di poter allargare il raggio d’azione”.
Giulia Ghizzani