“Fossi un sindaco lombardo, quando mi vedo arrivare lo stesso i migranti, e passo anche in questa situazione da ‘collaborazionista’ secondo le espressioni che ha usato Maroni, io mi arrabbierei. Usciamo dalla logica politica della questione, perché sennò qui rischia di scoppiarci in mano un tema che è complicatissimo. Se ci mettiamo anche la volontà di raggranellare un voto in più un voto in meno su un tema così complicato per il Paese, da Aosta a Ragusa, rischiamo di fare un gran macello”. Lo afferma il delegato Anci per l’immigrazione Matteo Biffoni, sindaco di Prato, a Radio Vaticana. “Col governo, in particolare con il sottosegretario Manzione, c’è una relazione costante e definita – continua Biffoni – Anche la prossima settimana è convocato il tavolo di coordinamento al ministero. Quello che noi chiediamo è che su questo tema l’attenzione si mantenga sempre alta perché qualsiasi decisione venga presa, i sindaci sono i più esposti, perché i migranti arrivano sui territori, e sui territori devono essere gestiti”. Per Biffoni quello dell’accoglienza è “un problema nazionale, che riguarda tutto il Paese. Quindi per questo ci vuole un grande sforzo europeo, per cui noi chiediamo all’Europa di fare la parte che davvero deve fare in tempi rapidi e il più possibile efficaci, perché questi sono i numeri. È un’emergenza mondiale, quindi non è più una cosa che come Paese, e l’Italia ha fatto veramente tanto in questi anni, può sopportare in maniera univoca”.
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