Portare la luce nei paesi in via di sviluppo dove 1 miliardo e mezzo di persone vivono sprovviste di energia elettrica. È l’obbiettivo della Organizzazione no profit “A Liter of Light” (Un litro di luce), la cui divisione italiana è guidata da un ragazzo pratese di 26 anni, Lorenzo Giorgi, direttore esecutivo di Liter of Light Italia e coordinatore europeo del gruppo.
Giorgi è stato ospite ieri sera dell’ultima puntata stagionale di “Intorno alle Nove”, assieme all’amico e compagno di studi universitari Giacomo Battaini, vicedirettore della ong.
Il progetto è semplice: portare nei villaggi più poveri di paesi come Filippine, Nepal, Pakistan, India, Ghana, Colombia delle lampade artigianali ecosostenibili, realizzate con bottiglie di plastica che vengono montate tra il tetto e il soffitto e sono dotate di un piccolo circuito con pile al litio ricaricabili, un pannello solare di dimensioni modeste e dei led.
Ciascuna bottiglia immagazzina energia solare durante il giorno e la trasforma in energia luminosa, fino a 60 Watt. Da quando è nata nel 2011, per iniziativa di un’architetto italo-filippino, A Liter of light ha portato all’installazione di 450 mila sistemi di illuminazione eco-sostenibile in 20 paesi del mondo. Il progetto di cooperazione internazionale ha il beneficio di evitare il consumo di Co2 e di sostenere le economie locali. Nei paesi dove arriva il litro di luce, nascono micro-imprese per la costruzione, la manutenzione e la vendita delle “lampade in bottiglia”, che vengono assemblate in loco.
Lorenzo, assieme alla no profit “Liter of Light” ha vinto lo Zayed Future Energy Prize, il più grande riconoscimento mondiale per progetti sulla sostenibilità e le energie rinnovabili, consegnato negli Emirati Arabi nei giorni in cui il cooperante pratese si trovava a Parigi, ospite per la cerimonia di apertura dell’Anno della Luce 2015 indetto dall’Unesco.
Guarda il video e ascolta il racconto del cooperante pratese. Ecco la puntata di Intorno alle Nove.
