18 Giugno 2015

Campo nomadi: sistemati cancelli e parcheggi e c’è anche una tenda per il culto zigano. Ma è tornata la discarica abusiva FOTOeVIDEO


Si sono conclusi ieri i lavori di ampliamento del parcheggio di viale Marconi e di risistemazione dei confini del campo nomadi con nuovi cancelli e terrapieni, dopo l’allontanamento degli abusivi e la ripulitura da parte di Asm dell’area verde limitrofa al campo, che era divenuta una discarica a cielo aperto.
Per evitare nuovi insediamenti abusivi è stata posta un’alta cancellata, ma non è stato chiuso l’accesso del luna park e così c’è chi ha ricominciato a scaricare rifiuti di vario tipo nella zona tra l’argine del Bisenzio e viale Marconi.
Due carcasse di auto, una a testa in giù, l’altra carica di pannelli di cartongesso, sono state abbandonate nel verde. Una situazione che non va giù ai residenti del campo nomadi, i quali chiedono di porre un cancello anche all’ingresso del luna park, in modo da scoraggiare un fenomeno, quello delle discariche abusive, divenuto un racket e presente in altre parti della città.
“La sistemazione dell’accesso dal lato luna park farà parte di un secondo intervento – spiega il vicesindaco Simone Faggi –. Stiamo valutando se installare dei new jearsey o delle cancellate e l’idea è quella di mettere una telecamera per vedere chi entra e chi esce”.
Nella parte limitrofa al campo nomadi è stata montata una tenda per celebrare i riti della Chiesa evangelica zigana in Italia, associata alle Assemblee di Dio, un culto riconosciuto dallo Stato italiano. E ci sono un paio di insediamenti. “Si tratta di nuclei familiari autorizzati per i quali si dovrà trovare una soluzione diversa in tempi medio-lunghi – spiega Faggi -. Quell’area dovrà tornare ad essere funzionale a verde pubblico con un collegamento ciclopedonale e un ponte sul Bisenzio verso Gonfienti”.
Nell’area del luna Park ci sono diversi rifiuti, resti della manifestazione Opera Music Festival che dieci giorni fa ha portato giovani da tutta Italia a ballare – da mezzogiorno a mezzanottsu note techno ed elettronica. Anche alcuni bagni Sebac sono stati lasciati qui.
“Se poi qualcuno li ruba, magari danno la colpa a noi sinti. Così come pensano che siamo noi a fare sporco. Non è giusto: chi organizza una manifestazione dovrebbe ripulire e lasciare l’area come l’ha trovata” commenta Franco Lepidi, della comunità Sinti che abita nel campo.

D.Z.

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