24 Giugno 2015

Ambiente: la provincia di Prato all’8 posto in Italia per consumo di suolo, ma il Comune resta tra i più verdi


Prato è nella top ten delle province italiane con maggiore consumo di suolo. Per l’esattezza, con il 12,3% di suolo consumato, occupa l’ottavo posto di una classifica che vede ai primi posti le grandi città e i loro hinterland. A dirlo il rapporto sul consumo di suolo in Italia 2015 elaborato da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Il rapporto approfondisce alcuni aspetti che caratterizzano le dinamiche di espansione urbana e di trasformazione del paesaggio a scala nazionale e locale con riferimento alla fascia costiera, alle aree montane, ai corpi idrici, alle aree protette, alle aree a pericolosità idraulica, all’uso del suolo, alle forme e alle densità di urbanizzazione, ai fenomeni dello sprawl urbano, della frammentazione, della dispersione e della diffusione insediativa. Ai vertici troviamo Napoli (29,5%) e Milano (26,4%), ma anche province più piccole come Varese (18%); Padova (15,2%); Monza e Brianza (34,7%); Treviso (12,9%). Per consumo di suolo, diverse sono le tipologie che devono essere considerate: la parte del leone ce l’hanno le infrastrutture di trasporto, poi gli edifici, di cui quelli residenziali occupano una percentuale minima.

Ma perché Prato si trova così in alto nella classifica? “Per quanto riguarda la nostra provincia – spiega l’assessore all’ambiente del Comune, Filippo Alessi – paghiamo lo scotto di una superficie complessiva che varia di poco rispetto ai confini urbani di Prato”. “Città come Livorno – aggiunge il collega dell’Urbanistica, Valerio Barberis – hanno aree urbane molto più estese di quella di Prato ma hanno una provincia decisamente più vasta per cui il consumo di suolo complessivo è inferiore”.
Il paradosso: Prato è il Comune più verde. Se la Provincia di Prato si trova nella top ten nella classifica delle più cementificate d’Italia, il Comune invece occupa i primi posti nell’elenco stilato da Legambiente sulle città più verdi. Con 4,5 milioni di metri quadri di aree verdi e 25mila piante (erano quasi 27mila prima del vento del 5 marzo scorso), Prato è decisamente una città verde e alto è il rapporto tra aree verdi, numero di piante e abitanti.
Il riutilizzo, la grande sfida delle città europee contemporanee – Parlando di cementificazione, torna d’attualità il tema del recupero urbano delle aree dismesse. “Si tratta del grande tema su cui lavorano le città europee contemporanee – spiega ancora Barberis – e Prato da questo punto di vista può fare scuola, visto che ha il recupero nel suo DNA. Nel tessile, certo, ma buoni esempi li abbiamo anche in urbanistica, con la ex Campolmi che oggi ospita la biblioteca Lazzerini e il Museo del Tessuto, o la Camera di Commercio che si trova anch’essa all’interno di un ex fabbricato industriale”.