Scrivo dopo quasi tre ore passate in una stanza in mezzo a gruppi di «auto mutuo aiuto». Ovvero in un gruppo di persone che attraversano la stessa fase della vita e che vengono guidate ad affrontarla insieme. Sono alla Pamat di Prato (l’associazione che si occupa di Prevenzione abuso minori in Toscana) e sono venuta a vedere come funzionano i corsi che quest’anno sono stati organizzati gratuitamente con uno psicologo a disposizione. Prima c’è il gruppo con le neo mamme. Poi, quello con i genitori separati.
In entrambi si parla. Si parla. Si parla. Di tutto. «Dai biberon ai primi dentini, dai suoceri al rapporto con lui: in queste due ore riusciamo a spogliarci del ruolo di mamme perfette che dobbiamo avere all’esterno e possiamo essere sincere e confrontarci», mi spiegano, con un affiatamento come fossero amiche da una vita quando invece si conoscono solo da qualche mese. «Non è vero che alla Pamat ci vengono solo persone che vivono un disagio, anzi: corsi come questi sono un vero strumento di prevenzione», aggiungono. «I nostri figli sono nati molto vicini uno all’altro e per tutte era la prima gravidanza – mi spiega Chiara, che ha trent’anni e fa l’impiegata – confrontarsi anche su piccole cose quotidiane, come il pianto del figlio la notte, per fare un esempio, è un modo per capire che quello che proviamo è normale, che non siamo delle “mamme mostro” se lo lasciamo piangere per un po’. E questo ci aiuta tanto, non ci sentiamo mai sole».
«Nei corsi pre-parto in ospedale siamo seguite benissimo – aggiunge Benedetta, che fa l’insegnante in un liceo – e quindi tornare a casa e non avere più nessun riferimento quando invece comincia la parte difficile, rischia di spiazzare. Questo corso è utilissimo e vorrei consigliarlo a quante più persone possibile, dicendo a tutte che è una grande opportunità».
Come loro, che quando non sono alla Pamat si sentono in un gruppo su WhatsApp (la tecnologia in questo caso aiuta la relazione), la pensano anche i «genitori separati» del gruppo che incontro subito di seguito. È un gruppo più eterogeneo, con persone di età diverse che attraversano un momento delicato della vita: la separazione da coniuge, con figli nella coppia. «Tutti mi dicevano che avrei dovuto trovare un sostegno psicologico per i miei bambini, – mi spiega una mamma che in questo caso preferisce restare anonima – non avevo mai pensato che invece fossi io che per prima avevo bisogno di aiuto. Ma è così: se sono più serena io nell’affrontare questo momento lo sono anche i miei figli». «È molto difficile che uno di noi rinunci a venire all’appuntamento settimanale, – spiega un’altra – si è creato un clima di fiducia, ascolto e rispetto, ci aiutiamo tra di noi sostenendoci a vicenda e senza che nessuno ci giudichi. E quando non possiamo essere qui, ci teniamo informati con messaggi tra di noi. Stiamo creando piano piano una rete e un percorso, insieme».
Il corso per le neo mamme si svolge il mercoledì dalle 16,15 alle 18 nella sede della Pamat in via del Serraglio. Lo seguono gli psicologi Tommaso Fanzone e Giulia Volpe. Il corso per genitori separati si svolge il mercoledì dalle 18,30 alle 20, seguito dallo psicologo Francesco Brizzi. Il corso è a frequenza libera e gratuita. I corsi sono stati finanziati grazie al Soroptimist Club International di Prato. Per info: Pamat – Via del Serraglio, 38 Prato. Tel. 0574-36006, email:fo@pamat.org. www.pamat.org