Un vero e proprio seggio dove gli immigrati potranno esprimere il proprio voto alle elezioni regionali del 31 maggio prossimo. Sarà allestito in Piazza Mercatale a Prato, sotto le logge della Camera del Lavoro. Un seggio simbolico (l’unico in tutta la Toscana) per sensibilizzare istituzioni, media e opinione pubblica che sono migliaia i cittadini stranieri residenti che hanno gli stessi doveri degli italiani e dei cittadini comunitari, ma non gli stessi diritti. L’iniziativa, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Prato, è promossa a livello nazionale da “L’Italia sono anch’io”, una rete di associazioni che ha organizzato il seggio simbolico nelle 7 regioni in cui domenica si voterà.
“L’Italia sono anch’io” è promotrice di due proposte legge di iniziativa popolare che hanno raccolto 200 mila firme: una sulla cittadinanza basata sull’introduzione dello ius soli e una sul diritto di voto alle elezioni amministrative a chi risiede nel nostro paese da più di 5 anni.
Sono 5 milioni gli immigrati regolari esclusi dalle elezioni regionali del 31 maggio. Persone che vivono e lavorano qui, pagano le tasse ma non hanno rappresentanza (il ribaltamento del principio anglosassone: no taxation without representation, niente tasse senza rappresentanza).
“È una manifestazione politica per dare voce a quelli che consideriamo fantasmi – spiega Angelo Colombo, responsabile immigrazione della Uil Toscana – In Italia sono 5 milioni, a Prato qualcosa come 20-25 mila: sono i cittadini stranieri che potrebbero votare alle amministrative, come chiediamo da tempo, ma che non lo possono fare. Ci impegniamo in questa campagna perché crediamo che le politiche di immigrazione vadano governate attraverso l’integrazione, cioè introducendo le comunità straniere alle nostre regole democratiche”.
“È assurdo che stranieri regolari nel nostro paese, che pagano le tasse, non possano votare – spiega Giancarlo Targioni della Cgil di Prato -. Crediamo che sia giusto che chi vive e lavora qui abbia la possibilità di far sentire la propria voce”.
“L’iniziativa ha un importante valore simbolico, poiché cerca di coinvolgere e sensibilizzare tutte quelle persone che si sentono parte attiva della comunità, anche se l’attuale normativa non prevede il loro voto alle elezioni amministrative – è il pensiero dell’assessore ai diritti di cittadinanza del Comune di Prato, Simone Faggi – Il seggio virtuale in piazza Mercatale è l’occasione, anche per le istituzioni, per riflettere sui diritti di cittadinanza e sulla necessità di affrontare il tema di un riconoscimento dei diritti come dei doveri dei nuovi cittadini. Auspico perciò una grande partecipazione all’iniziativa promossa da sindacati ed associazioni con il patrocinio del Comune di Prato”.
“Chi abita in un territorio e contribuisce a farlo progredire, dovrebbe poter dire come e da chi vada amministrato quel territorio – è l’opinione di Francesca Materozzi di Arci Prato – Quale occasione migliore di integrazione è il voto amministrativo di una città? È questa la strada che vogliamo percorrere per un’integrazione vera e di fatto”.
“Le comunità di stranieri, qui a Prato ma anche in altre parti della Toscana e dell’Italia, sono pronte a votare per le amministrative visto che qui vivono e lavorano – ha aggiunto Jamal Banoir, sindacalista Uil e presidente della’Associazione Mediterranea -. Anzi sarebbe l’occasione per parlare di temi che riguardano tutti, non solo gli stranieri in quanto tali”.
Dove si vota e chi può votare al seggio simbolico
Si vota al seggio allestito a Prato in piazza Mercatale sotto le logge della Camera del Lavoro, dalle 9 alle 12
Possono votare tutti i cittadini stranieri residenti nel Comune di Prato in possesso di carta di identità valida
Domenica sera, dopo la chiusura dei seggi regolari, saranno diffusi i dati relativi alla consultazione al seggio simbolico
Della rete “L’Italia sono anch’io” fanno parte: Arci, Acli, Cgil, Uil, Rete G2 – Seconda Generazione, Rete Primo Marzo, Migrantes, Caritas Italiana, Ugl, Federazione Chiese Evangeliche in Italia, Lunaria.