Il bullismo si combatte a suon di prevenzione. E’ questo lo spirito con cui si è sviluppato e concluso “Scuolasbroc”, il progetto della Provincia che ha realizzato percorsi educativi e laboratori teatrali in alcune classi degli istituti Marconi, Datini, Copernico e Dagomari.
L’iniziativa è partita a febbraio e ha visto la sinergia di diversi partner: dall’Asl 4 all’Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici, dalle associazioni del territorio al Centro per la Giustizia Minorile per la Toscana e l’Umbria. Obiettivo, promuovere la cultura del rispetto.
“Queste 21 classi, questi 350 ragazzi – ha sottolineato il dirigente del Datini Daniele Santagati – diventano protagonisti e disseminatori di buone prassi nelle scuole”.
“Quando si cresce non ci interessa più essere bulli – ha aggiunto Lamberto Scali dell’Asl 4 -. Anzi, siamo interessati di più a incontrare gli altri, a condividere qualcosa. Questo progetto va in questa direzione: facciamo qualcosa insieme. I ragazzi hanno reagito bene”.
Stamani, nell’auditorium del Datini, si è svolta la giornata conclusiva di Scuolasbroc, con un bilancio delle attività svolte in 4 mesi, una tavola rotonda dei soggetti coinvolti e soprattutto la premiazione del concorso collegato al percorso. Ai partecipanti è stato chiesto di realizzare un bozzetto per personalizzare la pagina Facebook del progetto. Una ventina le idee elaborate: ad aggiudiucarsi il primo posto è stata Gaia Albertazzi del Datini. In palio biglietti per musei e spettacoli.
“Uno dei pensieri più ricorrenti, emersi durante i laboratori – hanno spiegato alcuni studenti – è che per uscire da questo vortice è necessario non solo dare voce alle vittime ma anche ai bulli stessi, che sono vivono comunque situazioni di disagio”.
G.G