18 Maggio 2015

Russo (Pd): “Il ministro Poletti lavori con la Regione per salvaguardare il Centro per l’Impiego e i suoi dipendenti”


“A fine anno scadrà il contratto fra la Fil e la Provincia e al momento non ci sono i fondi nelle casse dell’ente provinciale per rifinanziarlo. Questo mette a rischio la presenza del Centro per l’Impiego sul nostro territorio senza un intervento della Regione che acquisisca le competenze sul lavoro. Inoltre, 28 dipendenti, oltre al direttore, potrebbero restare senza occupazione. A questi si aggiungono circa 30 collaboratori. Per questo credo che la Regione non possa aspettare l’attuazione delle previsioni del jobs act, ma debba impegnarsi per lasciare nelle mani della provincia le competenze sul lavoro, garantendo da subito i fondi necessari per rinnovare l’accordo con la Fil”.

In occasione della visita a Prato del ministro del lavoro, Giuliano Poletti, il candidato alle regionali per il Pd, Rudi Russo, sposta l’attenzione sul rischio chiusura dal 1° gennaio 2016 del Centro per l’Impiego. Russo da un lato si appella alla Regione “per un progetto speciale per Prato” che garantisca una gestione delle politiche attive del lavoro così come si sono organizzate sul territorio fino ad oggi e dall’altro chiede a Poletti “di lasciare per i prossimi due anni le competenze su lavoro e formazione professionale nelle mani della Regione in attesa della riforma del Titolo V della Costituzione che definirà le funzioni delle Regioni”.

“Apportare modifiche sulle competenze richiede tempo – spiega Russo – Per questo per evitare che la provincia pratese resti senza Centro per l’Impiego serve un progetto ponte per Prato, che garantisca certezze fino al 2017. I fondi per salvare due eccellenze come Fil e Centro per l’Impiego ci sono già nel bilancio della Regione. Da qui il mio invito a trasferirli al più presto alla Provincia”.

Russo si sofferma anche sui risultati ottenuti sul fronte lavoro e formazione professionale da Fil e Centro per l’Impiego. “Cito solo un caso – conclude Russo – quello dell’Eurotintoria. Degli oltre 80 operai rimasti senza lavoro, ben 50 grazie a queste due realtà hanno già trovato un nuovo impiego, 20 stanno seguendo i corsi di formazione professionale e stanno ricevendo proposte lavorative, mentre gli altri, dopo un primo intervento di orientamento presso il Centro per l’impiego, hanno deciso di proseguire da soli nella ricerca del lavoro. Questi sono numeri, oltre a circa 104mila contatti l’anno, che parlano da soli e che danno la misura dell’importanza della presenza di questi due servizi sul territorio”.

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