Si definisce, prima di tutto, un consigliere regionale a costo zero: la promessa – qualora dovesse approdare in Regione – è quella di rinunciare al proprio compenso e devolvere lo stipendio per finanziare progetti legati al mondo dell’associazionismo o del volontariato.
Parte all’insegna della “solidarietà della politica” la cavalcata elettorale di Lorenzo Maria Marchi in vista delle regionali del 31 maggio. Subentrato (per volontà della direzione regionale del partito) a Pasquale Leonardo, il giovane avvocato del PD, e consigliere personale del sindaco Matteo Biffoni, punta tutto sulla progettualità. Ampio e variegato il suo programma elettorale che mira a dare una lettura diversa al fenomeno dell’immigrazione.
Stamani l’inaugurazione del comitato elettorale nella sede di via Cesare Guasti.
“Non si può vedere l’immigrazione solo come un problema legato alla sicurezza o alla delinquenza – ha spiegato Marchi -. E’ necessario affrontare il fenomeno vedendolo anche come una risorsa per questa città. L’integrazione che oggi registriamo a livello scolastico, domani sarà tangibile anche a livello lavorativo. Questi ragazzi studiano qui, cresceranno qui e lavoreranno qui ma manterranno i contatti con le zone d’origine. E’ come se avessimo, quindi, a disposizione un’autostrada, un accesso privilegiato a quei Paesi adesso emergenti o in via di sviluppo. Non possiamo non considerare questa come un’occasione preziosa”.
E poi ancora il tema della legalità, con la proposta di realizzare il progetto delle SGR – le società di gestione del risparmio – per abbattere il degrado in alcune aree provinciali. Per non parlare poi del settore della cultura e del turismo: un potenziale inespresso per Prato, che – dice Marchi – deve riscoprirsi città internazionale in continuo scambio con Firenze e con le altre realtà dell’area metropolitana.
“Per fare questo sono necessarie però opere infrastrutturali adeguate – precisa il candidato -. Ad esempio, la tramvia: dovrebbe, da progetto, fermarsi a Campi Bisenzio, ma noi dovremmo fare di tutto per farla arrivare a Prato”.
Riconvertire il distretto e trovare una nuova vocazione per la città: pare essere questa la ricetta per uscire dalla crisi, sostenuta anche dal Sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale Mario Giro che col movimento Democrazia Solidale appoggia la candidatura di Marchi nella lista del Pd pratese.
“Nel programma di Lorenzo Marchi – spiega l’esponente del Governo – abbiamo trovato quello slancio che dovrebbe far proprio ogni città che vuole uscire dalla crisi, ovvero l’inventarsi una nuova vocazione e fare rete con altre realtà nazionali ed internazionali. Lorenzo ha il coraggio di portare avanti questa idea. Ci sono proposte innovative che partono dall’idea di trasformare Prato un un luogo di attrazione. Le strade ci sono, bisogna saperle percorrere con idee e connessioni nuove. Queste connessioni nuove fanno parte di quel ‘cantiere democratico’ e quel dibattito che è stato aperto da Partito Democratico nei confronti di movimenti come il nostro di Democrazia Solidale. Un grande partito deve saper interpretare il futuro ed è questa la vocazione che vuole avere il Partito Democratico e che noi accettiamo con la candidatura di Lorenzo Marchi”.
Giulia Ghizzani
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