Un autobus della Cap ha preso fuoco durante la corsa a Santa Cristina a Mezzana, nel Comune di Carmignano. L’incendio si è sviluppato poco dopo le 14; l’autista si è accorto che qualcosa non andava, si è accostato e ha fatto scendere i pochi passeggeri presenti che si sono messi in salvo prima che le fiamme, dal vano motore, si propagassero all’intero veicolo. L’autista ha provato a spengere l’incendio con un estintore, prima dell’arrivo dei vigili del fuoco ma le fiamme hanno praticamente ridotto il mezzo ad una carcassa. La strada è stata chiusa per consentire le operazioni di spegnimento da parte dei pompieri. Per fortuna non ci sono feriti, né danni ad altri veicoli o abitazioni: l’autista ha accostato in prossimità di un terrapieno. I passeggeri sono poi stati portati a destinazione con un secondo autobus fatto arrivare da Poggio a Caiano.
Non è il primo episodio del genere: sempre a Carmignano nel luglio scorso un altro autobus extraurbano della Cap andò in fiamme in località La Serra (leggi l’articolo).
Più di recente, a novembre, si è verificato un altro incendio di un autobus della Cap che stava accompagnando i giovani calciatori della Juniores nazionale del Jolly e Montemurlo a Fiorenzuola d’Arda per una gara del campionato. In quel caso il veicolo prese fuoco mentre transitava dalla galleria delle Croci lungo l’autostrada (leggi l’articolo).
Come si spiegano tre casi in meno di un anno? “Anche noi ci stiamo facendo questa domanda – afferma Federico Toscano della Cap -. C’è un invecchiamento di alcuni mezzi, ma non è certo questa una ragione plausibile e del resto con l’ultimo rinnovo della flotta, la situazione è migliorata da questo punto di vista. In questo caso si tratta di un autobus che ha una decina di anni e in genere la dismissione arriva dopo 15 anni. Rispetto al passato nei veicoli c’è molta più elettronica e anche questo può incidere; così come le resine che vengono utilizzate e possono rendere più difficile lo spegnimento di un principio di incendio. Ci stiamo interrogando e faremo presto un incontro con il direttore e gli ingegneri dell’officina per capire le cause alla base di questi tre episodi”.
D.Z.
Foto Vab Colline Medicee e Serena Travaglini
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